martedì 9 marzo 2010

A Parigi con Guillame Apollinaire da vivo e da morto. Viaggi e altri viaggi di Tellusfoglio

 





Guillaume Apollinaire nasce a Roma il 26 agosto 1880. Si trasferisce in Francia ancora adolescente stabilendosi a Parigi, dove dal 1908 grazie al legame con Marie Laurencin si mette in contatto con gli ambienti artistici d'avanguardia e con personalità come Maurice de Vlaminck, André Derain, Pablo Picasso, Georges Braque, Henri Matisse. L'interesse per il moderno lo porta a sostenere anche il futurismo di Filippo Tommaso Marinetti e la pittura metafisica di Giorgio De Chirico.

Nel 1911 pubblica le poesie di Bestiario e nel 1913 il fondamentale Alcools, raccolta delle migliori poesie composte fra il 1898 e il 1912, che costituisce uno dei testi di poesia più importanti del secolo scorso. Quest'opera rinnova profondamente la letteratura francese ed è oggi considerata il capolavoro di Apollinaire insieme con lo splendido Calligrammi (1918).

Fra le altre opere in prosa si ricordano Il poeta assassinato (1916), raccolta di novelle e racconti tra il mitico e l'autobiografico, ispirati alle esperienze sul fronte della prima guerra mondiale, e il dramma Le mammelle di Tiresia (scritto nel 1903 e pubblicato nel 1918), nell'introduzione del quale per la prima volta compare la definizione di un'opera surrealista. Muore a Parigi il 9 novembre 1918.

Seguendo una tendenza tipica dei poeti d'avanguardia Apollinaire porta alle estreme conseguenze la poetica simbolista dell'analogia. Le immagini che si susseguono non propongono tuttavia di evocare significati profondi e misteriosi, quanto invece di sperimentare accostamenti inediti ed inattesi. Le libere associazioni di parole richiamano le parole in libertà del programma futurista di Marinetti ed anticipano la tecnica compositiva dei surrealisti (scrittura automatica).

Calligrammes (letteralmente belle scritture) fa riferimento ai disegni (ad esempio una pipa, un getto d'acqua...) che si creano con una particolare disposizione dei caratteri tipografici. Si tratta di un procedimento non nuovo ai poeti barocchi del '600, che già avevano intuito la fisicità grafica della parola, tutt'uno con l'immagine che veicola.

Calligrames è un termine coniato da Apollinaire per indicare un significato intermedio tra calligrafia e ideogramma. In effetti, come mostrano gli esempi dei testi che seguono, Apollinaire impiega la struttura grafica come fattore significante, caratterizzato da una propria autonomia. Il semplice tentativo di decifrare le parole, spezzate e sovrapposte, di senso non del tutto conseguente, non sarebbe sufficiente per intendere le intenzioni dell'artista, che sono di estrema rottura formale con la tradizione poetica, negata nei Calligrames in modo simile a quello espresso dai Futuristi.

Probabilmente per l'imprinting mediterraneo che segna la prima parte della sua vita, si dà un nome che evoca Apollo, dio del sole, delle arti e inventore della lira. Prima di scegliere Apollinaire firma le sue prime composizioni con lo pseudonimo di “Guillaume Macabre”. Muore trentottenne, nell'autunno del 1918, a causa di un'epidemia di febbre spagnola.

Sul sito ufficiale sono possibili delle passeggiate virtuali nella Parigi del poeta e dei suoi amici; Proponiamo anche un breve filmato del 1914 con André Rouveyre e la voce di Apollinaire che recita alcune sue poesie delle quali la più emozionante è sicuramente "Sous le Pont Mirabeau".  Claudio Di Scalzo -Tellusfoglio



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