giovedì 28 settembre 2017

Claudio Di Scalzo: "Movimento mitico a Marina di Pisa di Rina Rètis" (2012)



CDS: Rina Rètis a Marina di Pisa






Claudio Di Scalzo

MOVIMENTO MITICO A MARINA DI PISA


Movimento mitico nel lucido Marina di Pisa
Verso la marina di risa sommesse
L’intero cosmo dello sguardo
Brinda da palpebra a palpebra.
Proteo pastore di telline
Scambia le tue unghie
Per frutti - - le succhia
S’incanta nel bluff del dio minore
Per la sirena col melograno sul seno.

Vieni nella mia caverna sottomarina?

Sì, tua piccina….


Rina Rètis per Fosco Neri - Gennaio 2012















NOTA CDS

RINA RÈTIS è un personaggio da me ideato  a fine 2011 –  Rina Rètis vive con il compagno Fosco Neri. Fino al febbraio 2017 quando quest'ultimo muore in un incidente stradale.  

Tutti i personaggi da me ideati sono copyright di Claudio Di Scalzo e soltanto su mia autorizzazione - alcune volte l'ho concesso ad altre firme come accade nel fumetto e nel cinema - possono usarne nome e cognome  e vicende.

Rina Rètis è pure un poema grafico, illustrato con poesia visuale (come nel collage in esergo) e dipinti. Alcuni esiti sono in custodia presso la galleria Peccolo di Livorno.







sabato 23 settembre 2017

Claudio Di Scalzo. "L'Uomo di Karphatos a cui pisciarono nel latte". (Gennaio 2012 e 2017)



CDS: “L'uomo di Karphatos” - Gennaio 2012





Claudio Di Scalzo

L’UOMO DI KARPHATOS NEL GENNAIO 2017 SUGLI SCOGLI

La letteratura gioca tiri stravaganti, a volte, come nel mio caso, rivelatori. A ogni trama che voleva presentarsi in un modo ed invece era in un altro; smonta l’ideologia rivela quella nascosta; giunge a rivelare quanto si definì sublime come superficiale e meschino oppure ridicolo. Insomma ti gioca un colpo da rovescio,  a volte è un cazzotto nello stomaco altre una carezza suggerendo che non tutto è perduto.  

Quando scrissi e dipinsi “L’Uomo di Karphatos a cui pisciarono nel latte”  - nel gennaio 2012 - pensavo di fare i conti col mio passato, negli anni che avevo vissuto accostando amore - cercandolo assoluto, che non scadesse come il latte - alla mia vita reale e nell’estetica un po’anarchica un po’ folle: il più delle volte senza costrutto in qualcosa che reggesse al tempo all’incuria alla mia stupidità. Ed invece, con questa storiella tragica e delicata accosto al mare azzurro, del mito, stavo prefigurando il mio futuro. Ancora e in maniera orribile mi avrebbero pisciato nel latte. Con una violenza mai prima subita verso quanto ritenevo aver ideato di bello e nutriente per me per chi davo in dono il latte.

Ma nella storia c’è anche una Ninfa intrepida. E questo cambia lo sviluppo del passato e del futuro. Che ancora deve accadere. Del passato che ancora avrà cambiamenti.


Io, Uomo di Karphatos a cui pisciarono nel latte, questo mi dico qui davanti al mare col sole ancora in bocca, in cerca di chi mi possa accogliere intero.











Claudio Di Scalzo

L'UOMO DI KARPHATOS A CUI PISCIARONO NEL LATTE
(ovvero il sole dell'Uomo sugli scogli - gennaio 2012)


A Karphatos un uomo sta di profilo, lì, semplicemente, in piedi. Pure se ti ci metti davanti o dietro ne vedi sempre  un profilo, e, con labbra serrate  guarda verso il mare. Pensa al latte bianco nelle sue mani e a chi ci pisciò dentro.

Oggi l’Uomo di Karphatos ha la bocca socchiusa, dai suoi denti spunta un tiepido sole adatto al mare d’inverno. Non puoi vederlo intero tu, che non te ne intendi; sempre un lato vedrai, quello col sole che barbaglia dalla sua bocca.


«Uomo col sole sulle labbra, sole strinto in bocca, perché  ti vedo intero? Perché gli altri scappano pieni d’orrore dicendo di vedere solo un lato? (solo un lato!).»

«Ninfa mia curiosa di mare …  perché a me han pisciato nel latte, e tu sai che significa. Tu, che hai creato un sorriso, lì, dove strisciavano serpi nella pineta dietro le mie spalle. Loro, gli altri, che non sanno più amare vogliono scorgere unicamente il lato picchiato dal sole. Allora mi vedono solo a metà. È più pratico, credimi Ninfa.»


«Sei triste?»


«Oggi no. Oggi il mare è al posto giusto… scogli, case, pini... tutto al posto giusto. E tu? Che fai qui? Sei venuta a vedermi per intero?»


«Sì. Per questo liberarti. Così proteggerti»


«Ninfa intrepida! Vieni qui che t’abbraccio! ... ci inventeremo  una storia che non conclude, che ne dici? Potremmo chiamarla:  L'Uomo che stringeva il sole tra le labbra».


«Noi ci s'intende, Uomo sugli scogli. Noi ci s'intende. Il sole sulle tue labbra vedendoti per intero  in me non tramonterà».








venerdì 22 settembre 2017

Claudio Di Scalzo: Sarivia e Scalzo Ferro salutano la stagione nuova. A Sara Cardellino


cds: Sarivia e Scalzo Ferro salutano la nuova stagione - 40 x 50 cm - 






Claudio Di Scalzo

ECCOLI QUI SCALZO FERRO E SARIVIA NEL FUMETTO

ALLEGRI COME CINCE PETTIROSSI CARDELLINI

CHE SORRIDONO NELL’IRONIA  A BANCHETTO


NEGLI AUTUNNALI TIEPIDI MATTINI




... Continua





Claudio Di Scalzo: Sarivia e Scalzo Ferro. A Sara Cardellino






Claudio Di scalzo
COPPIA DA BACI E SPINACI
(a Sara Cardellino)

Sarivia e Scalzo Ferro nel tempo del sorriso
Musica + fumetto  + sentimento
Allegria portano nel viso

Amore in arte è lor portento.





giovedì 21 settembre 2017

Claudio Di Scalzo: Interrogativi io virando tu in me coltivi - da "Il pilota di V. 1 Arado". (settembre 2012)




CDS: "Claudio Del Sempre pilota del V 1 Arado
nella notte del settembre"

19.9.2012



Claudio Di Scalzo

INTERROGATIVI
IO VIRANDO TU IN ME COLTIVI

Parole negli scampoli di cielo, aguzzi come il nome affidato all'altimetro. L’Arado V. 1 stordisce l’interpretazione del giorno con virata alla John Derry e su questa costellazione d’isole, tenta un trucco - estatico? - alla compressione toracica che rimbalza, sulla confessione…


Se ripenso  alla quadratura meccanica del volo, al giusto posto esistente per ogni giusta misura,... che l’ombra sulle nuvole sia l’ennesimo punto interrogativo  imposto al rombo dell'elica sull’Assoluto,... lo accetto!
La felicità è coincisa col mancamento infinitesimale, col suicidio costante d'una conclusione.
        
Mia Christina intendi: sono il termine di questo volo. La felicità la manco perché appaia il centro che muovo, spostandolo nell'oltre inesistente e inestinguibile. 
           

Mentre l’anelito è la possibilità ultima che concedo all’aria di redimere la concrezione d’ottuso amore d’ogni mia fuggevole mancanza che ti raggiunge nel  battito delle vene.
          
Plano nella memoria, scalfendo suono dopo suono il solido ornamento della tua pelle: sarà irremovibile la volontà che hai d’amarmi?
    
Con quale ardore peschi dalla bocca del cielo il volto, come fosse una decisione?
   
Mia Christina, più adatta alla guerra di quanto non sia il sottoscritto, certo… Ti scrivo fogli d’aria nella tormentata planimetria della mia solitudine. Nonostante tutto tu, ancora, vuoi!



Tuo Claudio Del Sempre

        
17 settembre 2012


da "Il pilota di V. 1 Arado"

               






NOTA
              


Claudio Del Sempre è comparso con il suo aereo nell'Annuario TELLUS 30 “Nomi per 4 Stagioni”, 2009. Editrice Labos, nel racconto breve “Il pilota innamorato e il suo atterraggio” all'interno della sezione "Piloti e aeroplani".

I personaggi inventati da Claudio Di Scalzo: Claudio Del Sempre e Christina Crea, proseguono anche su L'OLANDESE VOLANTE. Il libro in progress composto con testi e illustrazioni ha per titolo: "Il pilota di V. 1 Arado.







        

mercoledì 20 settembre 2017

Claudio Di Scalzo: Dichiarazione sulla sovversione estrema che conosce ripudio e uso borghese del linguaggio che genera









Claudio Di Scalzo

DICHIARAZIONE SULLA SOVVERSIONE ESTREMA
CHE CONOSCE RIPUDIO ED USO BORGHESE 
DEL LINGUAGGIO CHE GENERA.
CON SDEGNO  E FIEREZZA 
NEL SETTEMBRE 2017



La sovversione estrema è per pochi, la nuova aristocrazia nera, per chi rischia la vita e lo sberleffo dei servi che ragionano con banconote della solita carriera letteraria infame e inutile. La sovversione estrema è per chi viene "ripudiato" ogni qual volta ai letterati alle letterate sol nell'epidermide - non negli organi di pulsione - appare loro in rivoluzione permanente per amor contingente detto eterno poema; la sovversione estrema è per il corpo dell'artista che mostra ogni slogatura reale non calcata nei bordelli della citazione lustra e frusta. La sovversione estrema è per chi non teme d'essere "usato" nella parola nel corpo perché sa che l'usante-impotente si ridurrà alla nostalgia patetica di quanto pensò di contenere essendone invece contenuto e posseduto.




martedì 19 settembre 2017

Claudio Di Scalzo: Rina Rètis scrive "se questo mondo preme e tu" per Fosco Neri (2012)


Claudio Di Scalzo: "Rina Rètis scrive a Fosco Neri"







Claudio Di Scalzo

Rina Rètis scrive

"SE QUESTO MONDO PREME E TU"

per Fosco Neri



Se questo mondo preme e tu
mi pieghi libellula all'acqua
ancora non capisco ma provo per poco
la giusta proporzione
da ripartirmi pezzo pezzo
ci fosse quasi un intero
cui crearsi pratica di qualche immunità, perché ho sempre troppe parole da passarmi al setaccio delle mani ripulirle all'osso rendere riassunto di un'azione -un verbo- più confortevole al passaggio di tutte le reliquie sacre della terra




luglio 2012








NOTA CDS 1

RINA RÈTIS è un personaggio da me ideato  a fine 2011 –  Rina Rètis ha vissuto  con il compagno Fosco Neri fino alla morte di quest'ultimo, per incidente stradale misterioso, il 10 febbraio 2017.

Tutti i personaggi da me ideati sono copyright di Claudio Di Scalzo e soltanto su mia autorizzazione - alcune volte l'ho concesso ad altre firme come accade nel fumetto e nel cinema - possono usarne nome e cognome  e vicende.

Rina Rètis è pure un poema grafico, illustrato con poesia visuale (come nel collage in esergo) e dipinti. Alcuni esiti sono in custodia presso la galleria Peccolo di Livorno.




NOTA CDS 2

IL MIO NOME È RINA RÈTIS

Il nome è Rina Rètis. Sono una comunista eterodossa. In passato ho scritto, senza mai pubblicare un rigo, sulla vicenda del mio legame con Fosco Neri. Il mio amato compagno. Anche pittore. Morto in un oscuro incidente stradale, e penso me l’abbiano ammazzato per certe sue inchieste politiche, nel febbraio del 2017. Ebbe, Fosco,  una vita politica turbolenta negli anni settanta. Un rivoluzionario coerente come pochi.

Mi sono interessata, episodicamente, a un poeta ligure che tribolò in vita con l’immobile tomba del nome, ma da alcuni sono soprattutto una donna malata. Una rara e poco conosciuta malattia alle ossa ed ai muscoli mi danno spossatezza, dolori costanti, rinuncia a stare sveglia. Fosco ha scritto sul mio dolore con una tenerezza che a rileggerne gli episodi e soltanto a pensarci mi viene da piangere. Perché non è più con me.  Malattia organica  che mi azzanna la psiche. La morte di Fosco però mi ha data un’energia che prima non conoscevo. Devo proseguire il romanzo comunista, il feuilleton tragico, che tanto lo coinvolgeva con ricerche sul movimento operaio e rivoluzionario, in un’epoca che questi accadimenti rivoluzionari hanno occultato sotto menzogne, tradimenti, vendette. I più collaborativi, a questo scempio, son stati artisti-artiste letterati-letterate intellettuali. Per questo quasi tutti li disprezzo. Per questo voglio ancora scrivere da comunista qualche frammento. Per questo Rina la rossa appare su certe pagine elettroniche. E Fosco è con me anche se gli altri non lo vedono.







lunedì 18 settembre 2017

Claudio Di Scalzo: Rina Rètis scrive per l'anarchico Fosco Neri: "Miti notturni paesaggi". Contributo a "Lapidi di Carrara" (18.7.2012)












Claudio Di Scalzo


MITI NOTTURNI PAESAGGI

        Le storiche rivoluzioni dell’essere combaciano con il movimento

        di quel fuori mitologico che s'esprime sfrangiando la coscienza.
        Parlo d'ogni fibra controluce che t’assomigli - e
        - se parlo come qualcuno che abbia sfiorato i patimenti
        d’una rivoluzione,
        mi rivolgo alla fibra che in me più gli somigli.

        Come si corre rispetto alle tue gambe?

        Condurrei ogni ciclico respiro alla gogna del sorpasso,
        lì dove può giacere in pace anche la lotta dura
        (soppesarmi un vivo edibile)

        La mia fortuna è sentir pronunciare

        da chi ancora impasta memorie e presente al mio presente
        la parola che non smagli il quadro

        e intessa fuori tempo il racconto che non consoli i giorni

        e non addormenti le notti
        – io la chiamo mitologia, puoi dire che m’illuda? -

        Mentre fuori e dentro sono lo stesso paesaggio guerriero,

        la medesima delicatezza che s’appella all’esistere
        nel passaggio corrosivo
        della storia sulla pelle



Rina Rètis per Fosco Neri a Carrara

18 luglio 2012







NOTA CDS 1

Il 18 luglio 2012, a Carrara, a cura di Claudio Di Scalzo, lettura e performance, e ripresa televisiva RAI 3 dedicata alle "lapidi di Carrara" che ricordano garibaldini, ribelli, rivoluzionari. Insomma una tradizione rivoluzionaria.
"Lapidi a Carrara" nel 2004 ha avuto pubblicazione in catalogo. Anche le nuove "lapidi" saranno pubblicate in catalogo per la Biennale del Marmo
e sul giornale on line L'Olandese Volante.


NOTA CDS 2



RINA RÈTIS è un personaggio da me ideato  a fine 2011 – Rina Rètis che scrive per “Lapidi a Carrara” è un esempio di come i personaggi vanno  e vengono da una storia all'altra scritta o disegnata, su  e giù nella mia biografia e nei luoghi in cui vissi o che fantasticai. E nelle mie attività di Autore. Rina Rètis vive con il compagno Fosco Neri. Fino al febbraio 2017 quando quest'ultimo muore in un incidente stradale.  

Tutti i personaggi da me ideati sono copyright di Claudio Di Scalzo e soltanto su mia autorizzazione - alcune volte l'ho concesso ad altre firme come accade nel fumetto e nel cinema - possono usarne nome e cognome  e vicende.


Rina Rètis è pure un poema grafico, illustrato con poesia visuale (come nel collage in esergo) e dipinti. Alcuni esiti sono in custodia presso la galleria Peccolo di Livorno.




Claudio Di Scalzo: Alfio Banana e Plotina - Macedonia Parmenide ovvero erotismo greco rivisitato (aprile 2012)


                







Claudio Di Scalzo

MACEDONIA PARMENIDE

(ovvero erotismo greco rivisitato)

ALFIO BANANA: La verga dice che l'essere verga o è dura e se è moscia non è più verga

PLOTINA SUSINA: La verga è e non può non-essere che in me – se in me non è non mi sta bene dov’è!


29.4.2012









  

domenica 17 settembre 2017

Claudio Di Scalzo: Rina Rètis e Accio e Nada. Figlio e madre in aprile. Feuilleton paesano 7 (Aprile 2012)

                                                                                                                                                                           

                                                                                                   Figlio e madre in aprile
                                                                 





Claudio Di Scalzo

LA GIOVANE AMICA DELLA SARTA NADA PARDINI

                                   

Ascolto
lungo il crinale di vita
adagiato (più di un cuore) in realtà
scoperto/scoperchiato

Ora
mi cogli nell'interezza
dell'agguato di madre
e per me complichi l'occhio
che inciampa per la strada
da quando sei nata ad oggi

Guarda
come fasci l'infante di parole (oggi)
per sorreggermi la carne (pure quella
che fu) e i rimpianti frutti
-tutto mi sostieni
sulla soglia amata
che mi strizza il petto



Rina Rètis

alla donna che in febbraio
mi donò dei limoni
ad Accio-Fosco Neri
per dirgli che non è solo
nell'accudire una bella figura di madre
con un figlio artista da me stimato!




     
°°°

              
LIMONI A VECCHIANO
                    


NOTA


RINA RÈTIS è un personaggio da me ideato  a fine 2011 - "Limoni a Vecchiano" è un esempio di come i personaggi vanno  e vengono da una storia all'altra scritta o disegnata, su e giù nella mia biografia e nei luoghi in cui vissi o che fantasticai. 

Qui, in "Limoni a Vecchiano", che è una serie,  immagino che il personaggio Rina Rètis faccia visita alla mia anziana madre ammalata di cuore.

Tutti i personaggi da me ideati sono copyright di Claudio Di Scalzo e soltanto su mia autorizzazione - alcune volte l'ho concesso ad altre firme come accade nel fumetto e nel cinema - possono usarne nome e cognome  e vicende.

Rina Rètis è pure un poema grafico, illustrato con poesia visuale (come nel collage in esergo) e dipinti. Alcuni esiti sono in custodia presso la galleria Peccolo di Livorno.




             

Claudio Di Scalzo: Donna Pan ammalata per Accio: TACHISMERINA 2 (febbraio 2012)


                     
 CDS: "Tachismerina 2 per Donna Pan" - 26 febbraio 2012








                                 TACHISMERINA 2
                                     (in amor febbrile)

Avrò pensieri di miele e latte
per lenir la mente-male
E scoprendo le ricette
Uscite dal folto baffi
Delle labbra meringhe
A sbuffi perdo la temperatura
Se con bacio termometro
M'arruffi

Bacio ricoperto cioccolato
E pillole selvaggiano piccine
Sulle labbra in febbre fragoline

DONNA PAN




°°°



NOTA

Tachismerina… unendo Tachisme, arte anni Cinquanta, cioè macchie, gocciolature, gocce, con influssi orientali alla Tachipirina che prende Donna Pan, influenzata, caduta a cavallo tra l’arte del senza forma e la parola che s’informa dell’amor guarigione.
Le "Tachismerine" così come le altre apparizioni, in graphic poem, di ACCIO e DONNA PAN verranno pubblicate integralmente su carta stampata e su L'Olandese Volante - CDS












DONNA PAN (rivisitazione di miti greci) è un personaggio da me ideato  nel 2009 con SARA.

Tutti i personaggi da me ideati (Tellusfoglio, Tutti i Figli di Tellus, L’Olandese Volante) sono copyright di Claudio Di Scalzo e soltanto su mia autorizzazione - alcune volte l'ho concesso ad altre firme come accade nel fumetto e nel cinema - possono usarne nome e cognome  e vicende.

Donna Pan è pure un poema grafico, illustrato con poesia visuale (come nel collage in esergo) e dipinti. Alcuni esiti sono in custodia presso la galleria Peccolo di Livorno.







www.olandesevolante.com






  

Claudio Di Scalzo: "Rosa Mollica e Il disastroso San Valentino con Marco Pachi a Monaco" (14 febbraio 2012)



                                                                                                CDS: "Cuor Stinco di Cinghiale". 14.II.2012








Claudio Di Scalzo

  
PIATTO UNICO COSCIA DI CINGHIALE
(se questo è amore per me non vale)


Pachi mio s’è rivelato per San Valentino… oltre che scemo anche cretino!
Gli ho chiesto un regalo da non dimenticare, un viaggio d'amore da raccontare in ufficio alle amiche e lui... mi propone Riccione d'inverno! che già in estate sembra d'esser riboni pronti da impanare (ma a Pachi piace perché s’infila tra le natiche fluttuanti e sudate delle donnine in calura, e ci rimedia sempre una zoccolata in pieno viso! anzi un paio intero... poi arrivo io!).
  
A fatica - lo squattrinato perenne - l'ho convinto a portarmi in una città straniera dagli echi romantici! In agenzia ci hanno consigliato, per risparmiare, Monaco, sulle tracce di birrerie sguaiate a canticchiar coi pantaloni in cuoio.In un viaggio organizzato con l'Università della terza età, s'erano liberati all'ultimo due posti. Che fortuna, caspita! Sempre per risparmiare lo scemo di Pachi ha prenotato i posti di due salme!
                  
Poi m'ha portata in un ristorante che solo la sua guida segnalava dove servivano - piatto unico! - coscia di maiale con cotenna e peli in bella vista. Roba da voltastomaco! e quell'animale di Pachi c'affondava i canini, quasi godurioso: era tutto un masticare e leccarsi i baffi... Pachi come fai? neppure mangiandolo ad occhi chiusi... lo sfioro…
     
Mollichina bella, guarda come mi passo in bocca questa coscia! Mi sale una voglietta.. è come rigirarsi nella bocca il tuo stinco polposo...
                 
A notte mi ha proposto di non depilarmi per un paio di mesi e così diventar la sua cinghia lessa. Ho preferito dormire sul divano mentre lui vomitava peli e cotenne.

14.2.2012


  








NOTICINA


MARCO PACHI E ROSA MOLLICA sono personaggi da me ideati  nel 2009.

Tutti i personaggi da me ideati (Tellusfoglio, Tutti i Figli di Tellus, L’Olandese Volante) sono copyright di Claudio Di Scalzo e soltanto su mia autorizzazione - alcune volte l'ho concesso ad altre firme come accade nel fumetto e nel cinema - possono usarne nome e cognome  e vicende.


Marco Pachi e Rosa Mollica sno anche pure un poema grafico umoristico, illustrato con poesia visuale (come nel collage in esergo) e dipinti. Alcuni esiti sono in custodia presso la galleria Peccolo di Livorno.