domenica 7 maggio 2017

Claudio Di Scalzo: Lettera a Rossana Mattei sulla poesia alla pari



(Rossana Mattei nella primavera 2016 
a Pontasserchio - 20 x 30, 
smalto e tecnica mista su cartoncino telato)






Claudio Di Scalzo

LETTERA A ROSSANA MATTEI SULLA POESIA ALLA PARI
E SUI CORSI DI SCRITTURA CREATIVA 


(con esempi adatti)



Cara Rossana,… ti ringrazio per la tua e-mail che leggo in ritardo tornato in valle e per come ti interessi di mia madre che sai poco in salute e di me nomade tra San Cassiano Valchiavenna e Vecchiano.

La tua gentilezza la ricambio con un piccolo ritrattino dove a memoria ti ricordo com’eri nella primavera dell’anno scorso alla Fiera di Pontasserchio col tuo babbo Luca e mio antico amico, ex come me, di Lotta Continua, senza pentirsi! Te invece ti so impegnata con quelli di Sinistra Italiana.

Riguardo al seminario senese che intendi seguire sulla poesia e altre vicende letterarie non sono in grado, qui, di darti alcun suggerimento se sia il caso o no di impegnarti in questa vicenda dopo che hai conseguito la laurea, un anno fa, a pieni voti sull’Ermetismo Fiorentino se ricordo giusto. Non credo che la poesia si possa insegnare come scriverla custodirla divulgarla neppure nei corsi post-universitari. Neppure se a farlo sono gente ferrata nel mestiere.

Siena è sempre stata fervida ad installare binari di scritture poetiche varie. Dove van poi questi binari? Mah… ricordo Romano Luporini con la sua teoria dell’Allegoria, e cioè recuperare lo sperimentalismo letterario, allegoria? e il simbolo non bisognava usarlo. Non ho mai capito il perché! Poi c’era e forse c’è ancora Emilio Prete e la sua scuola sulla “parola” alla Jabès e altri franciosi!; poi c’era e credo ci sia ancora Alessandro Fo e la sua poesia per un aggiornato crepuscolarismo un po’ inamidato! Immagino che o sono i santoni in persona a dirigere i lavori creativi poetici (magari sono in pensione!) o qualche loro seguace! Fammi sapere.

Però prima di farti due esempi, di poesia, che ho ricevuto in questi ultimi, e un po’ drammatici come sai!, giorni; ti invito, bonariamente, come potrebbe farlo uno zio saggio, a non provare “vergogna” perché hai scoperto di non conoscere la teoria letteraria o le varie teorie letterarie atte poi, secondo te, e secondo gli organizzatori del corso ricordato, a scrivere di poesia. Intanto perché la poesia si può inventare senza teoria letteraria e spesso, quasi sempre!, vien meglio! 

Pensa a Montale con la terza media, a Caproni maestro elementare, a Saba con guai scolastici, ed a Penna che viveva come un barbone e che con qualche verso suo vale più di tanti poemi costruiti su argomentate riflessioni metafisiche! E poi se provi “vergogna” introietti una figura che ti domina con l’intellettuale o il poeta o lo scrittore di turno. Io come anarchico e comunista ciò lo trovo insopportabile. Ma la cosiddetta cultura idealista (destra) o materialista (socialista e vagamente di sinistra) si è basata su questo dominio! Godo! a ricordare quando a questi tipi, ventenne, tiravo sassate e sedie!

Poesia si fa “alla pari”! Bella o brutta che sia. Qui ti scrive un antico anarchico che le gerarchie intellettuali-vassallatico-feudali, come quelle senesi e dello stivale italico, proprio non le ha mai accettate! Cerca Buck Eden on line!... ti divertirai, Rossana, a leggere la sua crudeltà libertaria!

Prima di salutarti voglio darti una dritta “comunista” con due esempi. Secondo me di poesia. Avvenuti in questi giorni. Uno rimanda al mio amico benzinaio Alfredo. 65 anni, ex rugbista di serie A, che con le gambe mezze rotte campa versando gasolio e benzina scontata sull’Aurelia verso Marina di Vecchiano. Leggi questo dialogo…
-Accio parti?
-Sì, tutta la vita è una partenza!
-E un mancato arrivo.
Poi stanotte quando son partito da V. il dialogo con la Nada, mia madre.
-Tutte le volte che parti, figliolo, ho il core tutt’un pruno che la rosa non si vede!
-E io ho il cuore come una sema, mamma.


Se hai letto con l’orecchio! adatto, Rossana cara, avrai inteso che sia Alfredo il benzinaio ex rugbista che mi-mà, sono stati più poetici di me. Le mie risposte sono più ordinarie. Le loro più potenti. Anche se la Nada ha la quinta elementare. E Alfredo il triennio di operaio specializzato ebanista.
Fatto l’esempio, voglio, cara la mia bella socialdemocratica, far veleggiare un po’ d’anarchia. 

Se fosse esistita una società basata sull’anarchia benzinaio e sarta avrebbero potuto scrivere letteratura e poesia meglio di tanti poeti che ti proporranno nel corso di poesia e scrittura creativa. E se oggi, chi si dedica alla poesia alla letteratura e all’estetica progettasse, anche on line, una comunità per dare l’accesso a tutti alla poesia tanti esclusi potrebbero godere del valore d’uso, non di scambio col solito feticismo del librino da vendere o della carriera da organizzare, della poesia e delle letterature e delle arti.
Cara Rossana,… ti abbraccio, spero che questo antico comunista, che un tempo scrisse e disegnò tanto per quanto ti ho accennato sopra (perdendo sempre, ovvio!), ti sia stato utile.

Non ti “vergognare” e cerca di stare “alla pari” sempre!
Saluta babbo, passa dalla Nada a prendere il disegno. Ti regalerà dei bei limoni. E se vai da Alfredo, è l’unico distributore, tra l’autostrada e Torre del lago, rammentami, e vedrai che ti controlla pressione alle gomme e ti regala qualche litro di benzina per la tua fiammante 500. Tuo Claudio



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