Maggio 2020 - STORIA DI UNA MAGLIETTA UN PO' LARGA UN PO' STRETTA. Del 2010. Di Accio e Sara. Anche rivelazione che il PERDIGIONO (invecchiato sull'albero a cantà, come in Eichendorff un tempo si mise a narrà - Vita di un Perdigiorno - epperò d'un giovine che poi mette la testa a posto. Evento a me estraneo stando alla Musicista che usa il flauto 'ome mattarello per me Bibò) sta coltivando gli obliati blog e i testi in stage per nuova semina o quantomeno sapiente cura come riversa sugli asparagi al Campo della Barra/Vecchiano, che, come si sa, hanno di stagione in stagione, nuove fioriture. In ogni caso, come ho testimoniato in scritti dell'altrieri, spediti al Cardellino, oggi posso fregiarmi della qualifica di Contadino Hegeliano.
Claudio Di Scalzo detto Accio
IDIOT IO e NON-IO DI FICHTE E ACCIO ALLA LAVAGNA.
Con Sara Esserino che fece dono della maglietta
In quanto è posto il non-io, dev’essere anche posto l’io; entrambi, infatti, sono posti in generale come divisibili, secondo la loro realtà.
Ora soltanto per mezzo del concetto enunciato si può dire di entrambi: essi sono qualcosa. L’io assoluto del primo principio non è qualcosa (non ha alcun predicato né può averne alcuno): esso è assolutamente ciò ch’esso è; e ciò non può essere ulteriormente chiarito. Ora, per mezzo di questo concetto, tutta la realtà è nella coscienza; e di essa spetta al non-io quella che non spetta all’io, e viceversa. Entrambi sono qualcosa: il non-io ciò che non è l’io, e viceversa. Opposto all’io assoluto (cui, però, esso può essere opposto soltanto in quanto è rappresentato, e non in quanto è in sé), il non-io è assolutamente nulla; opposto all’io limitabile, esso è una grandezza negativa.
L’io dev’essere identico a se stesso oppure deve essere opposto a se stesso. Ma esso è identico a se stesso nei riguardi della coscienza: la coscienza è unica, ma in questa coscienza è posto l’io assoluto come indivisibile, mentre l’io, a cui è opposto il non-io, è posto come divisibile. Perciò l’io, in quanto gli è opposto un non-io, è esso stesso opposto all’io assoluto.
E cosí, dunque, sono conciliate tutte le opposizioni, senza pregiudizio per l’unità della coscienza; e questa è insieme la prova che il concetto enunciato era quello giusto [...]
La misura di ciò che è incondizionatamente ed assolutamente certo è ormai esaurita; ed io l’esprimerei, press’a poco, nella formula seguente: io oppongo nell’io all’io divisibile un non-io divisibile.
Oltre questa conoscenza non va nessuna filosofia; ma ogni filosofia che si voglia esauriente deve risalire fino ad essa, e quando lo fa diventa dottrina della scienza. Tutto ciò che d’ora in avanti si presenterà nel sistema dello spirito umano, deve potersi dedurre da ciò che è stato esposto.
(da "La dottrina della scienza" di Johann Gottlieb Fichte)
Claudio Di Scalzo detto Accio - 9 giugno 2010
STORIA DELLA MAGLIETTA FICHTE-IDIOT
(col professore Accio alla lavagna)
(col professore Accio alla lavagna)
La maglietta mi venne donata da Sara Esserino, hegeliana, l'anno scorso, quando andammo in visita alla Biennale di Venezia, assolutamente in disaccordo con me su una possibile estetica ricavata da certe intuizioni di Fichte.
Unico nostro accordo fu il prosecco bevuto, tra l'altro in una locanda anche frequentata da Hugo Pratt, che lei conosceva e io no.
Fummo tutti e due leggermente idioti, dopo pranzo, ma lei in modo hegeliano, concedendomi sintesi per dare proseguo alla nostre conversazione in materia di arte contemporanea, con decine di baci.
Chi era l'Io chi il Non-Io non ce lo siamo chiesto. Venezia complice ha fatto il resto concedendoci una sublime filosofia dell'Amore Romantico.
SARA ESSERINO (che nel febbraio 2017 sarebbe diventata Sara Cardellino, NdC) in un modo o nell'altro deve sempre vincere sull'Idealismo a sbocco irrazionale, di cui sarei un esponente qualificato, e la maglietta che mi donò, acquistandola in un negozio molto chic, avrebbe dovuto segnare un 1 a 0 perpetuo a suo favore. Come Hegel vinse la partita filosofica con Fichte e Schelling in materia di Idealismo! Come l'interprete di flauto traverso in orchestra celebrata vince su chi suona la fisarmonica in orchestra di paese!
Indossando la maglietta in una mia classe, mesi dopo, facendo ironia sull'ironia mentre spiego Fichte, (fra l'altro a una classe di geometri che della filosofia non gliene fregava nulla ma molto interessati all'IO sensuale che incontra il Non-Io Natura convincendosi che essere IDIOT così è basilare) comparendo poi sul Web... spero che ciò la convinca a essere meno severa con il mio irrazionalismo estetico, e a convincersi, oggi 9 giugno 2010, che il nostro incontro veneziano registrò un sostanziale pareggio e cioè 1 a 1 nella follia e razionalità amorosa.
APPUNTI STESI L'8 MARZO 2018
In calce il logo dell'OLANDESE VOLANTE. Che inventai per Sara Esserino. Poi nel novembre 2011, il 20, a Villa Malcontenta sul Brenta, ci separammo.
Perché lei non sopportava più la mia vita estetica scarsamente etica. Né la mia utopia su di una possibile Cyber-Rivoluzione nelle Arti. Secondo lei destinata al fallimento e responsabile della nostra separazione.
Aveva ragione, come Sara Esserino su Accio. Se le avessi dato retta, non sarei stato separato da lei 5 anni e 5 mesi!, e mi sarei risparmiato grande dolore inaudita angoscia nel gennaio 2017 a scoprire l'inabissamento del veliero corsaro.
Riapparsa come Sara Cardellino (diventando "La donna che visse due volte nel cuore dello stesso uomo"),... mi ha salvato. Ha salvato il suo Eroe da libro senza libri, spesso scemo e idiota! Ma è tornata. E questo conta nella fine del romanzo che mi riguarda: l'Amore!...
...Dell'estetica della letteratura dell'arte che mi riguardò non me ne importa nulla!... non è servita neppure a un briciolo di rivoluzione cercata per una vita!... e mi ha separato, nel 1984 e poi nel 2011, dalle due donne che più ho amato nella mia esistenza!
Per la seconda data, Dio e il Destino, mi hanno dato possibilità di rimediare alla mia idiozia, ai miei errori.
E questo sia il romanzo senza libro senza necessità di stampa che porterò sempre con me. Che non necessita né di filosofia né di estetica... bensì soltanto di Bene Amore Fedeltà! La mia Rivoluzione! un po' scema un po' virtuosa che senza Karoline Knabberchen, senza Sara sarebbe nulla!
da L'OLANDESE VOLANTE.
In uscita nel gennaio 2011
DIREZIONE
(mai avvenuta, NdC)
DIREZIONE
(mai avvenuta, NdC)
Accio e Sara Esserino
Giornal Tosco-Veneto