CDS: “Fabio Nardi e
Il libro Perduto di Karoline Knabberchen”
Installazione -
Ferro, legno, carta, cera - 1987
Visita nel marzo 2014 col gallerista Roberto Peccolo
autore delle fotografie
Visita nel marzo 2014 col gallerista Roberto Peccolo
autore delle fotografie
Karoline Knabberchen in questa lettera rivela tutto il suo amore
per Fabio Nardi e la sua indomita opposizione
ad ogni carriera letteraria borghese.
Anche questa lettera sta nel Libro Perduto.
Io e Fabio Nardi siamo stati onorati ad esserne i destinatari.
E in questi decenni sempre sono stato fedele alla sua scelta.
Neppure se mi avessero offerto la direzione del New Yok Times
o la pubblicazione di opere da Gallimard o da Adelphi avrei abbandonato
la cura del LIBRO PERDUTO di chi ho amato e amo.
Tradendone il messaggio e l'insegnamento.
Che è etico e politico libertario.
Claudio Di Scalzo
IL LIBRO PERDUTO DI
KAROLINE KNABBERCHEN
(aperto l’Otto
dicembre 2017 con Sara Cardellino)
1
Il “Libro perduto di Karoline
Knabberchen” è un’installazione in Ferro-Legno-Cera che realizzai sulla parete
di una chiesa sconsacrata in Lucchesia nel 1987- e non intendo rivelare dov’è,
se uno ci capita la vede sennò no, se la vede qui non è la stessa cosa - come
autore e come personaggio Fabio Nardi. L’opera non è stata mai firmata. Come
altre che ho disseminato, in quegli anni e dopo, in luoghi che sceglievo o mi
sceglievano. Anche in pittura o affresco o scrittura spray. Qui a volte torno,
sarò qui anche l’Otto dicembre 2017, per il mio compleanno, a toccare questo
LIBRO dove sto nella “piega” a me adatta con Karoline (1959-1984). E che alcune
vicende di quest’anno hanno rinsaldato come catena che non si spezza. Né mai si
spezzerà d’amore.
Il Libro Perduto contiene quanto
mai sarà letto: perché parte degli scritti della poetessa e filosofa fidanzata
di Fabio Nardi fotografo, e dei quali ho custodito l’avventura, sono andati
realmente perduti distrutti dalla madre (Gerda Zweifel ) assieme alla quasi
totalità delle fotografie di Nard con KK; perché gli inediti da me custoditi a
Vecchiano assieme a quelli di CDS/NARDi non saranno pubblicati. Quanto
custodito sull’Olandese Volante basta e avanza. Dunque questo “Libro”, trenta
anni dopo, è adatto a concludere anche la mia vicenda di autore ancorché
atipico in varie estetiche e vicende.
Nel “Libro Perduto” c’è anche
l’errore, la colpa, l’equivoco, il male. Non è un libro consolatorio. C’è del
sacro. Che scuote. L’autore di questo “libro” e il personaggio Nardi ne sono
stati investiti a più riprese. Di quanto attiene a loro cristianamente si sono
presi responsabilità dolore strazio. Hanno però impedito che IL LIBRO PERDUTO,
LA STORIA DI KAROLINE KNABBERCHEN, la sua presenza in vita e in morte, fosse
acquisita o scambiata come esercizio letterario da chi l’avvicinò. Per
ricavarne pubblicazioni. Carriera letteraria. In anni lontani come in tempi
recenti.
Tutto, ma proprio tutto, il LIBRO
PERDUTO TIENE IN SÉ. TUTTO. E qui rimarrà.
L’otto dicembre 2017, giungo in
questa pagine di ferro e carta fantasmatica e cera come candela che non si
spegne né si consuma, entro un’ultima volta con il nome e cognome d’autore con
il nome e cognome di Fabio Nardi nelle vicende qui raccolte. Non ci saranno
altre fotografie o disegni. Non sarò solo. Sara Cardellino - la donna che visse
e vive due volte nel mio cuore - mi terrà per mano nella religione adatta per
incontrare l’altra mano che il 20 agosto 1984 non riuscii ad afferrare per salvarla
dal gorgo mortale alle Lofoten.
Fabio Nardi e Claudio Di Scalzo abbracciano il LIBRO PERDUTO
dell'amata Karoline Knabberchen
2
IL LIBRO PERDUTO DI KAROLINE KNABBERCHEN racchiude il lusso
folle della morte per suicidio. Consunzione anonima nel gorgo del tempo,
sacralità, rito. Ci sono forze in questo LIBRO PERDUTO che modellano il
dinamismo dei poveri materiali usati. Effrazione al canone della lapide, opera
nello scuro della matericità detta vertigine del libro cancellato.
Il rigore dell’impianto coesiste con una sorta di vitalità
nel ricordare perdita e morte che si “spericola” nell’ appuntamento altrove, in
altra simmetria: si sottrae al tempo letterario o estetico vigente, per
indicare un emblema e l’azione della fede nel re-iicontro. Questa è un’opera
cristiana.
Vi si delimita il vuoto che si
creò il 20 agosto 1984. Attorno le simmetrie esistenziali di Nardi personaggio
di me autore e di chi ama Karoline Knabberchen cercandone il centro per amore e
bene da proseguire verso la mia persona per come ero per come sono. Però mutato
- nelle fondamenta - dalle due donne che mi proteggono mi salvano.
Questa dominante percettiva
questa esuberanza nella fede, in quanto non si consuma, elide, resta amore per
sempre, si realizza perché Sara Cardellino è tornata per la seconda volta la
Domenica delle Palme 2017 nella mia vita di uomo. E può aiutare Nardi nella
moltiplicazione e divisione adatti alle vicende terrene e spirituali, di chi la
letteratura che generò ritiene sia necessario si nasconda ancor più.
Questa è un’opera che può
teatralizzare il corpo e i corpi di chi vi si pongono davanti se fotografati;
ecco perché non ci sono fotografie dell’otto dicembre 2017; ma quelle che
risalgono a quattro anni fa.
Sara Cardellino l'Otto Dicembre 2017
in visita al Libro Perduto di Karoline Knabberchen
con Claudio Di Scalzo
con Claudio Di Scalzo
Il Libro Perduto ha la preziosità e la mancanza di soluzioni
propria del labirinto. Bisogna entrarci col filo dell’amore che non si spezza
né muta e tenerne i capi assieme Karoline K ed io e Sara Cardellino.
Questo rituale è ostensiorale, rima voluta, va oltre le
categorie inutili di bello estetico. Questa è l’antica vite del sacro. Del
Vangelo. Della Croce. Del sangue. Della rinascita. Della Resurrezione. Non
necessita di altro.
La materia povera ferro cemento cera se ancora spalmata
producon l’idea di impianto sacro di preghiera di sinfonia e la conchiudono.
Svanendo. Se qui tornassimo tra un anno si riproporrebbe quanto ora intuiamo e
viviamo. Dentro e fuori questo Libro Perduto. Non so se tra un anno sarò
ancora vivo. So che ancora ci sarà Karoline Knabberchen e Sara Cardellino con
me. Ovunque sia.
Questa costituzione materiale di ferro e pagina è la fuga da
ogni materialità estetica: la polarità di peccato e salvezza realizza la
semplicità della preghiera senza necessità di poesia letteratura arti.
L’ombra che avvolse IL LIBRO PERDUTO svanisce nella notte
per arrivare alla luce del mattino dopo il 9. L’Immacolata Concezione è
avvenuta. Il bambino di sette mesi è nato nella povera casa di una sarta e di
un camionista. Si salverà dalla morte quasi data per certa dal medico. Deve
incontrare nella sua giovinezza Karoline Knabberchen non deve morire.
Bambino appena nato che somiglia come disse il padre a un
“conigliolo spellato”. Deve diventare alto aitante coi capelli ricci e
conoscere la poetessa Svizzera a Pisa in una strada dietro Piazza Cavalieri
dove il padre ha un magazzino. D’agraria. Lei cercava quel giorno una
gabbietta. Per un canarino. Ora quell’uomo coi capelli grigi nel suo autunno ha
accanto chi lo porta all’esperienza della musica e all’incontro con quanto vive
e si ripete nell’amore. Nella Fedeltà. Nella temporalità che un tempo fu
inerzia spreco peccato. La donna è un Cardellino.
SULL'OLANDESE VOLANTE BARRA ROSSA/CDSKAROLINE K
(Guarda-Engadina 1959 - Lofoten-Norvegia 1984)
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