martedì 12 dicembre 2017

Claudio Di Scalzo: Compleanno che sgoccia verità l'otto dicembre 2017 - Con il Serchio, Torre del Lago Puccini, Istambul


Neve sul lago Puccini-Massaciuccoli-Torre del Lago (Leica grandangolo)





Claudio Di Scalzo

COMPLEANNO CHE SGOCCIA VERITÀ 

(8 dicembre 2017)

(con il Serchio, Torre del Lago Puccini, Istambul)


L’afferramento della verità  come cencio bagnato  sgocciolante pescato - dove non ci son pesci di consolazione - e sollevato passa per camminamenti che vanno al fiume Serchio verso la foce. Qui sono cresciuto sull’argine libero e matto, qui sono tornato l’otto dicembre 2017.

Rivedo, ho un’età da tempie grigie, tante genti. Mentre sollevo il panno sbrindellato. Alcune sono morte. Ho dialogato. Ognuno sta nell’ambiguità delle ombre, col loro linguaggio che poi è una specie di telegrafo a frammenti. C’è in tutti la risalita dall'abisso celeste, una licenza, dove mi dicono la loro paura a tornare sulla terra, dove anche in pieno giorno vedono ormai un’oscurità impenetrabile per i loro occhi abituati alla luce. Mi riconoscono a tasto, carezzandomi il volto, i capelli, il petto. Come i ciechi. Ricordano la mia voce.

Capisco che il cencio deve stare dov’era. Lo getto ancora tra i falaschi. Affonda come medusa incorporea. Sulla mano sinistra, che la stoffa mencia ha stretto, noto uno spellamento. Rosso. Si vede la carne viva. Non provo dolore. Una giovane donna, giunta da dietro le mie spalle, me la prende. La stringe. “Una pelle può valere anche per due. Si chiama fame di verità”.


-Da dove vieni? le chiedo.

-Da una città del Nord. Lontana. Fredda ma in festa. Mi risponde

-Sei un’illusione generata dalla Verità che scopro tardivamente?

-Sì! Ma oggi sei nato. E ti dovevo questa pelle comune perché quelli come te per affrontare il dolore che incontrerai, per capire quello che vivesti, necessitano d'illusioni devastanti. Non è un regalo quello che ti faccio! 


Entrato in casa, dai familiari, vivo in una modesta abitazione sul lago di Massaciuccoli-Puccini, stanno cucinando una crostata di lamponi e, in modo del tutto incongruo, cibi fragranti di Istambul. 





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