sabato 10 settembre 2022

Alice Pagès: Ti aspetto a Parigi Vittorio Della Croce.


     

     Duilio Pagès - Alice Pagès
(Non c'è cosa più divina che disegnare la cugina)
   


TI ASPETTO A PARIGI






Si, Vittorio! dal cognome mistico-medievale... Della Croce... mi sto curando... questa è la cura di cui ho bisogno. "Nothing more" mi ha suggerito Joyce nell'orecchio..."rien de plus" canticchiava convinto Apollinaire mentre ti aspettavo seduta a Le Cafè de Flore... Joseph Conrad dice "nic więcej" e... sai chi è per noi Conrad!! No... dico: come posso non credergli! Goethe stesso mi scrive sulla salvietta di carta sotto la tazzina di caffè "nichts mehr"... lo scrive male perchè non è abituato alle penne bic... allora come fai tu a non capire, non sentire non vedere tutto questo??!! Ma se non ne fossi ancora convinta, mi alzo in piedi dalla sedia di vimini, alzo lo sguardo al cielo, in questa mattina parigina, mentre ti aspetto e sorrido guardando le foglie degli alberi a Montparnasse - cadono senza logica nel vento all'improvviso fresco come fosse il tuo nome... e le nuvole mi scrivono "δεν είναι" se... amore mio... lo dicono gli Dei... l'autunno qualcosa ha da confidare a due virgulti primaverili come noi due! non mi sconforta la tua cecità né la tua sordità né la tua apatica insensibilità che solo Viareggio rende dinamica! Segno che stavolta dovrò prenderti io per mano e indicarti la via! Ti porterò, ti trascinerò nelle città, le più belle. Parlo io in giro, tu puoi dire soltanto "Dellafia!" come lo diceva Viani - Sarò paziente, te lo prometto! Saprò aspettare... ma sappi che l'attesa regge solo se posso vederti ... anche dall'altra sponda della Senna (o del mondo)... solo se posso sentire che il tuo cuore batte - accidentato che importa! - nel mio stesso tempo!
Tua Alice




°°°°

NOTA SUI MIEI ETERONIMI

Aglaia, Alice Pagès, Il Santo,  sono tre personaggi di un romanzo transmoderno. Nella sezione IMMAGINARIO dell'OLANDESE VOLANTE quanto è cornice visuale sui personaggi. Prose con musica e racconti illustrati, con protagoniste Aglaia e Alice Pagès, compaiono nell'Annuario TELLUS 30, 2009, "Nomi per 4 stagioni". 








Alice Pagès

Sono nata il 14 luglio 1989 a pisa, mio padre era francese sceso in Toscana poco più che ventenne per studiare alla Scuola Normale di Pisa; di fatto in pochi mesi ha rivoluzionato la sua vita. Trovò lavoro dis era, come cameriere in un ristorante del centro, di giorno guida turistica per i francesi in Piazza dei Miracoli. Non poteva studiare con la sua donna incinta e una figlia in arrivo. Nata nel giorno della presa della Bastiglia impossibile non avere un destino combattuto.
Sono cresciuta in un paese della periferia di Pisa, dalla finestra della mia casa vedevo la punta delal Torre Pendente, dalla terrazza in cui mi sono rifugiata adesso, invece, soltanto altri palazzi e tetti anonimi.
Suono il pianoforte da quandoa vevo cinque anni, Otto Bach è il piano nero che ho nel mio appartamento e Steinway a mezzacoda bianco, quello che si trova nella casa dei nonni in Francia.
Per me la musica è classica: quella di Mozart, di Beethoven e di Bach; poi ascolto anche quella popolare, Michael Bublé per divertirmi, Shakira per caricarmi e Laura Pausini per piangere un po'. Il verde smeraldo è il mio colore, come i miei occhi, Goethe il mio scrittore preferito, Somersby il film che non mi stancherò mai di rivedere, Vienna la città in cui vorrei mettere radici... Vittorio...l'amore e il doilore della mia vita! Mio cuginoa spirante fumettista mi ha disegnato in alcune tavole. (da TELLUS 29, "Febbre d'Amore. Stendhal + Web", 2008) - Alice Pagès è pubblicata anche su L'OLANDESE VOLANTE -







               

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