giovedì 20 maggio 2010

Accio e il Pazzo, un sera sul lago di Massaciuccoli



Accio, "La tinca e il Pazzo", 2010




LA TINCA SALVATA 


Scena. Capanno sul lago di Massaciuccoli. Riva dalla parte di Vecchiano. Quasi sera. Maggio. Un uomo sta pescando con la rete che un argano cala in acqua. Sta in piedi e fuma. L'altro uomo gli arriva alle spalle e sta discosto come per fare una sorpresa. 

L'uomo che pesca senza voltarsi - Accio quando sei arrivato?

Accio - Come hai indovinato che ero io?

Pazzo -  Il cane non ha abbaiato. Sei l'unico che fa passare senza scatenarsi. Che arriva quando ho bisogno di togliermi un peso.

Accio - Sembra l'inizio di un racconto.

Pazzo - Lo è. Hai faticato per il viaggio?

Accio - Ho fatto tutta una tirata. Sono tanti chilometri.

Pazzo - ... per mangiare una tinca e un luccio!

Accio - Ed essere mangiati dalle zanzare.

Pazzo - Meglio dalle zanzare che dai ricordi.

Accio - Stai diventando sentimentale. Cos'è successo?

Pazzo - Ho lasciato la *****

Accio - Sfogliami le prime pagine,...! il Pazzo nostalgico è già un incipit notevole...

Pazzo - Siamo stati insieme come sai quasi un anno, poi sempre ne combino qualcuna, e non me l'ha perdonata! non ci passa sopra. Mi sentivo sotto esame. In colpa senza rimedio.

Accio - Quelli come noi sono sempre in torto se incontrano donne con una loro purezza! 

Pazzo - Che vuoi dire? E' un peccato vivere leggermente fuori dalle regole comuni?

Accio - Leggermente? Inutile vivere grandi felicità e poi essere talmente scemi da non saperla consolidare, e perdere tutto. Si porta sofferenza  a chi amiamo.

Pazzo - Con questo criterio chi è stato scapestrato sentimentalmente è sempre in prova? ti sembra possibile? "Sento come una minaccia gli scambi che hai quando sono assente! Non son certa di poter vivere una vita in comune?" Lo vedi! Imparo a memoria i discorsi che m'ha fatto... come un racconto letto. Com'è che sei tanto saggio?! Tu sei più infedele di me, ci scrivi anche sopra! E se ti leggono poi è peggio...

Accio - Forse hai ragione. Difatti non scrivo più su chi ho amato. Voglio ridurre tutto all'essenziale. Come facevi te prima di rimbischerire nel sentimentalismo. Tanto anche se cambi non ti credono... allora tanto vale!

Pazzo - Ah, fai male a smettere! Scrivere è come per me cacciare e pescare! Tanto poi butti via la metà  e più. Ma cosa facevo prima d'incontrare *****?

Accio - Eri sintetico. Essenziale. Quando capivi che c'erano esami da superare e distinguo dicevi...

Pazzo - ...cercatene uno meglio!

Accio - E questo vale per lo scrittore  e il cacciatore, per Accio e per il Pazzo. Se ti ama veramente tanto! ti cercherà e sennò non hai perso nullaEra in scadenza come il latte.  

Pazzo - Non posso negare che ci spero... e potrei farlo anch'io se non avessi questo carattere.

Accio: Se accade capirai, capirete tutto. Ma non sentirti triste, non possiamo farci niente se siamo nati così. Stiamo finendo la nostra avventura, Paolo, invecchiamo, guardati attorno, ora ci sono i politicamente corretti, i signorini, o i maledetti che copiano la moda o la Tv! ***** si troverà uno di questi. E ti rimpiangerà. Credimi. Non sentirti in colpa per questo fallimento.

Pazzo -Tu non sei da tinca! lasciamola in acqua. E andiamo a mangiare a Viareggio... e poi in Bussola! 



CDS per Paolo Fatticcioni, con nostalgia grande, 20 maggio 2010. Il Pazzo è morto nel 2005. Non dirò ai lettori se ***** ha cercato Il Pazzo, se l'ha fatto lui, se sono riusciti a darsi la felicità che secondo me meritavano. Riserbo da scrittore, custodia di una sera sul lago di Massaciuccoli e di una nottata a vagabondare per Viareggio parlando di tante follie nel maggio 1998.



 

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