venerdì 9 aprile 2010

Totò: A livella. Lo scaffale di Tellusfoglio

  



A volte penso che la letteratura “alta” e basta tolga ossigeno ai polmoni dell’Essere e geli il sangue negli organi vitali. E se lo penso per un giorno intero poi passo la sera a leggermi, come antidoto, Totò. Totò è una benedizione per riflettere sui temi trattati anche, per esempio, da Rilke: la morte, l’amore, il tempo che fugge. Ma lo fa alla Totò. La Newton Compton ha raccolto le poesie napoletane di Antonio De Curtis: “A Livella e poesie d’amore”. Il volume comprende la celebre Livella, dialogo tra due morti: uno ricco e l’altro pezzente. Niente più della Livella può calmare i futili bollori ai rampanti d’oggi e chi aggiorna i blasoni nobiliari con auto di lusso e ville con il condono. In più c’è tutta la capacità napoletana di trattare la morte con il tono dell’assurdo e del riso amaro che riconduce la Grande uguagliatrice - nell’atto di aprire la porta sulla trascendenza o il Nulla – a una dimensione a misura d’uomo. Il volume è corredato da fotografie di Totò e dall’elenco dei suoi numerosi film. Claudio Di Scalzo




  

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