Sara Cardellino
OVUNQUE PROTEGGI…
NELLO IERI NELL’OGGI NEL DOMANI.
LETTERA AD ACCIO
Ora che siamo in partenza… verso questa nostra estate… ho
ripensato a quando la Domenica delle Palme di un anno fa ci ritrovammo, erano
passati 5 anni e 5 mesi, a Vecchiano e dopo raggiungemmo Le Mura di Lucca.
Mentre camminavamo accosti in silenzio guardandoci sottecchi sorridenti… tu hai
preso a canticchiare “Ovunque proteggi” di Venicio Capossela. Era stata la
nostra canzone nel 2009, nel primo incontro, in quel maggio lontano. Anch’io con te ho intonato le
stesse parole. Le ricordavo tutte. Se avessi avuto con me, accidenti perché non
l'ho portato!?, il flauto traverso… avrei improvvisato un andante sentimentale.
Come mi batteva il cuore, Accio. Come son stata felice! Com’è stato bello
scoprire quanto tu lo fossi con me!
Dall'alto: Ritratto di Karoline Knabberchen;
Fotografia di KK a Le Havre, 1984; Tre stampe digitali
di Sara Cardellino da disegni.
(Dallo studio a San Cassiano Valchiavenna di CDS)
Fotografia di KK a Le Havre, 1984; Tre stampe digitali
di Sara Cardellino da disegni.
(Dallo studio a San Cassiano Valchiavenna di CDS)
Si adattavano così tanto le parole della canzone, alla
nostra vicenda, tornata per la seconda volta, che l’ho nominata,
fondante-fondamentale, per noi due reali e personaggi.
Ho inteso come “Ovunque proteggi” si adattasse pure agli amori tragici e complicati che hai rivelato scritti e in immagine negli anni, per poi nasconderli senza pubblicazione integrale presso editori importanti che pure ti hanno cercato, come quelli tragici di Karoline Knabberchen e Fabio Nardi, quelli di Accio con Sara Esserino; quelli umoristici di Golem e Mara Zap di Marco Pachi e Rosa Mollica.
Ovunque proteggi anche la suicida Karoline Knabberchen (Guarda/Engadina 1959 - 1984 Lofoten/isola Austvågøy, Norvegia) ovunque proteggi la solitudine di chi è rimasto a sperare nel reincontro oltre la morte. E c'è anche Fabio Nardi, tra questi, lo so!!
Ho inteso come “Ovunque proteggi” si adattasse pure agli amori tragici e complicati che hai rivelato scritti e in immagine negli anni, per poi nasconderli senza pubblicazione integrale presso editori importanti che pure ti hanno cercato, come quelli tragici di Karoline Knabberchen e Fabio Nardi, quelli di Accio con Sara Esserino; quelli umoristici di Golem e Mara Zap di Marco Pachi e Rosa Mollica.
Ovunque proteggi anche la suicida Karoline Knabberchen (Guarda/Engadina 1959 - 1984 Lofoten/isola Austvågøy, Norvegia) ovunque proteggi la solitudine di chi è rimasto a sperare nel reincontro oltre la morte. E c'è anche Fabio Nardi, tra questi, lo so!!
Bisognerebbe che i poeti e poetesse, che si snervano in
teorie complicatissime prima di comporre versi, si convincessero che
la poesia dovrebbe diventare memorabile e memorizzabile come una canzone così
composta.
Poesia e canzone che possano scambiarsi tantissimi amanti e innamorati di ogni età, anche se separati dalla morte o dalla tragedia; o dall’equivoco sul primo tempo vissuto come noi due.
Poesia e canzone che possano scambiarsi tantissimi amanti e innamorati di ogni età, anche se separati dalla morte o dalla tragedia; o dall’equivoco sul primo tempo vissuto come noi due.
In questo mese che apre ai turgori estivi, un anno dopo, ti
spedisco il video della canzone, perché tu possa riascoltarla, e ancora più
intonato, cantarla ancora con me a Madrid.
Ti amo Accio, e sarà per sempre.
Tua Sara Cardellino
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