"ACCIO HEATHCLIFF A VECCHIANO IL 25 III 2018". FOTO SARA CARDELLINO
ACCIO HEATHCLIFF E CATHERINE CARDELLINO
A VECCHIANO
(25
Marzo 2018)
cura Claudio Di Scalzo
CDS: "ACCIO HEATCLIFF, A VENEZIA, DA CATHERINE
CARDELLINO"
Autunno 2017 - Tecnica mista su cartone - 50 x 70
Proprietà Sara Cardellino
-Mi fai il viso alla Heathcliff Accio? Voglio scattarti una
foto!
-La portavo senza recita a Venezia nell’autunno 2011 quando
raggiungendo la tua casa per dirti quanto ancora ti amavo… ti vidi passare con
Linton, lo avresti sposato, che ti teneva per mano e tu sorridevi contenta… non
mi far venire il nervoso!
-Accio quel tempo mi sembra sia passato, per me, per te,
“Un-una Linton per ciascuno non fa male a nessuno!”... dai,… sono faceta… ma ho
voglia di scherzare…
-Mi sarei buttato nel canale per affogarmi dalla
disperazione! … mi disegnai a capofitto e scrissi un frammento terribile…
-Dopo me lo leggi… e mi fai vedere il ritratto… però ora
voglio tremare spaventata dagli occhiacci zingareschi di Accio!
-Recito Heatcliff se ti fai fotografare accanto a me mentre
ti guardo crudele…
-No e no!… lo sai che non voglio fotografie ma solo disegni
per me!... e poi, scusami tanto, il gioco adesso è che tu sei reale, un Accio
Heathcliff oggi 25 marzo 2018, fotografato…e io sono Sara reale e Sara
personaggio Catherine Cardellino che ti fotografa… posando i piedi sulla roccia
del presente, mentre le foglie Linton volano via. E mentre scatto la fotografia
dirò come Catherine: IO SONO ACCIO HEATHCLIFF!
-Caspita… sull’aia sento LA CAN abbaiare gioioso per il suo
metodo applicato…
-Perfetto sei cotto di me e decostruito… puoi recitare!... fermo
così… clik click…
CDS: "ACCIO HEATCLIFF A CAPOFITTO NEL CANALE
SCOPRENDO
CATHERINE CARDELLINO CHE SPOSA LINTON"
Autunno 2011, Venezia.
Claudio Di Scalzo
COME SI INVECCHIA NELL'AUTUNNO A VENEZIA
SE SEI HEATHCLIFF
(2011)
Heathcliff invecchia con il non detto che s’appropria
dell’eccedenza amorosa che Catherine espresse tra le sue braccia e che poi gli
strappò sposando Linton e che poi gli riconsegnò ancora morendo nella sua
scrittura. Compenetrato sta Heathcliff all’acqua della laguna, al parapetto -
ideale per le coppie in cerca di foto ricordo abbracciati - alla formica che
passa sui marmi, al piccolo topolino sulla grata del palazzo, perché il suo
sfinimento, limite insuperabile, oltre c’è la morte fisica, sta diventando il
fantasma di un’espressività detta irrealtà che nutrita dall’odio è anche e
ancora un finale senza mai che il racconto diventi trama. A conti fatti... una
dannazione che di poetico ha soltanto il vento tra i grigi capelli che alita la
promessa mancata. Da me che la ingannai, pensa Heathcliff, da lei che
m'ingannò.
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