lunedì 23 aprile 2018

Accio Heathcliff e Catherine Cardellino a Vecchiano (25 marzo 2018) - Cura Claudio Di Scalzo


"ACCIO HEATHCLIFF A VECCHIANO IL 25 III 2018". FOTO SARA CARDELLINO





ACCIO HEATHCLIFF E CATHERINE CARDELLINO
 A VECCHIANO 
(25 Marzo 2018)
cura Claudio Di Scalzo




CDS: "ACCIO HEATCLIFF, A VENEZIA, DA CATHERINE CARDELLINO" 
 Autunno 2017 - Tecnica mista su cartone - 50 x 70 
Proprietà Sara Cardellino 





-Mi fai il viso alla Heathcliff Accio? Voglio scattarti una foto!

-La portavo senza recita a Venezia nell’autunno 2011 quando raggiungendo la tua casa per dirti quanto ancora ti amavo… ti vidi passare con Linton, lo avresti sposato, che ti teneva per mano e tu sorridevi contenta… non mi far venire il nervoso!

-Accio quel tempo mi sembra sia passato, per me, per te, “Un-una Linton per ciascuno non fa male a nessuno!”... dai,… sono faceta… ma ho voglia di scherzare…

-Mi sarei buttato nel canale per affogarmi dalla disperazione! … mi disegnai a capofitto e scrissi un frammento terribile…

-Dopo me lo leggi… e mi fai vedere il ritratto… però ora voglio tremare spaventata dagli occhiacci zingareschi di Accio!

-Recito Heatcliff se ti fai fotografare accanto a me mentre ti guardo crudele…

-No e no!… lo sai che non voglio fotografie ma solo disegni per me!... e poi, scusami tanto, il gioco adesso è che tu sei reale, un Accio Heathcliff oggi 25 marzo 2018, fotografato…e io sono Sara reale e Sara personaggio Catherine Cardellino che ti fotografa… posando i piedi sulla roccia del presente, mentre le foglie Linton volano via. E mentre scatto la fotografia dirò come Catherine: IO SONO ACCIO HEATHCLIFF!

-Caspita… sull’aia sento LA CAN abbaiare gioioso per il suo metodo applicato…

-Perfetto sei cotto di me e decostruito… puoi recitare!... fermo così… clik click…





CDS: "ACCIO HEATCLIFF A CAPOFITTO NEL CANALE 
SCOPRENDO CATHERINE CARDELLINO CHE SPOSA LINTON" 
 Autunno 2011, Venezia.





Claudio Di Scalzo

COME SI INVECCHIA NELL'AUTUNNO A VENEZIA
 SE SEI HEATHCLIFF 

(2011)

Heathcliff invecchia con il non detto che s’appropria dell’eccedenza amorosa che Catherine espresse tra le sue braccia e che poi gli strappò sposando Linton e che poi gli riconsegnò ancora morendo nella sua scrittura. Compenetrato sta Heathcliff all’acqua della laguna, al parapetto - ideale per le coppie in cerca di foto ricordo abbracciati - alla formica che passa sui marmi, al piccolo topolino sulla grata del palazzo, perché il suo sfinimento, limite insuperabile, oltre c’è la morte fisica, sta diventando il fantasma di un’espressività detta irrealtà che nutrita dall’odio è anche e ancora un finale senza mai che il racconto diventi trama. A conti fatti... una dannazione che di poetico ha soltanto il vento tra i grigi capelli che alita la promessa mancata. Da me che la ingannai, pensa Heathcliff, da lei che m'ingannò.






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