giovedì 27 febbraio 2025

Claudio Di Scalzo: Bacio autunnale dell'Esploratore. Cardiogramma 2010 per Luigia Zamorano


 








BACIO AUTUNNALE

Bacio fogliato sul foglio
che protocolla il legame
notturno in passione vera
sensibile al ramo che verrà
in piena primavera

Divertimento
per Luigia Zamorano.
Foglie di magnolia
del giardino di Accio
a Vecchiano


ORE 23,00


°°°




 
DIREZIONE

Claudio Di Scalzo 
 
 

Claudio Di Scalzo detto Accio: "Occhi cinemascope a Vicenza di Sara Esserino" - Dittico Novembre 2010


    
 "Occhi cinemascope a Vicenza" - 









OCCHI A VICENZA
I
Volto custodito dal cinemascope – pupille parlano scuro
Ciglia sparlano eterodosso sopra bocca da pettirosso
Naso annusa con una narice rossa fragranza dell’estate
Che danza con l’altra  la neve che avanza
Donna del mistero nel film in agguato vero
Sai dirmi schiusa parola che pellicola invola
Per conoscere luna che hai addosso?
Regista la posa batto come acceso fabbro
Mi mordo labbro nello scatto della cinepresa
L’alba in me scesa sa di sangue e forno

  
II
Canto i tuoi occhi nei miei, Accio, 
se nel frammento d'una fotografia 
sussurri "rosa rossa sei mia!" -
Nel vicentino cinemascope
devoto alla fioritura come un pope
ogni tuo slancio accolgo e noto.
Lo scatto rubasti a Casa Pigafetta
fu arrossata vendetta verso quel motto
che accosto in immagine, su queste pagine:
qui tolgo le spine e non mi dolgo 
dell'amor che ricciol crine accolgo.
N’est rose san espine






18.XI.2010
 "Sans espine" - Casa Pigafetta, Vicenza.
Foto Sara Esserino




domenica 23 febbraio 2025

A cura di Claudio Di Scalzo: Diario adolescenziale di Karoline Knabberchen. Un frammento. 1984



Claudio Di Scalzo: "Una giornata a Guarda di Karoline Knabberchen" - 1984





Claudio Di Scalzo

DIARIO ADOLESCENZIALE DI KAROLINE KNABBERCHEN 

(frammento. 1984)

Credo che l'ultimo pensiero della giornata e il primo coincidano: Ho sugli occhi un drappo pesante, la mente intrisa. La mia croce brucia. Sono invasa da rabbia cocente, per come va il mondo. La rabbia però mi mangia da dentro: così doveva essere il vaso, prima che Pandora lo rovesciasse. Tenerezza sì, ma per le cose diversamente vive; gli animali usano l'aggressività per evitare di combattere. Per noi è invece la scusa per iniziare lo scontro. Ed è per questo che ascolto più volentieri il grave silenzio della montagna, che le feroci dichiarazioni d'amore dell'umano. Il frammento mi riduce e infiamma, nei freschi arcipelaghi e nel bagliore che rompe ogni divino indugio. Possiedo una forza incommensurabile, che non so usare neppure con mia madre











NOTA

Pubblico sull'Olandese Volante alcuni frammenti del "Diario maggiorenne" di Karoline Knabberchen. Confermando che sto scrivendo per offrire al "Canzoniere di Karoline Knabberchen" un pre-sequel rispetto al mio disegno che sta in esergo.







Claudio Di Scalzo: Fabio Nardi e Karoline Knabberchen in lettere da cuscino a cuscino e nel mezzo Lucca.








LETTERE DA CUSCINO A CUSCINO
(E NEL MEZZO LUCCA)
II


Fabio caro,
aspettandoti mi sono assopita in via del Fosso
la mano abbandonata nell’acqua.
Ho provato a rinunciare alla tua voce, ch’è tornata in liquide movenze a carezzare i polpastrelli.
N’è derivata  maggiore incongruenza.
Gerda (mia madre) t’ha rimproverato l’assenza “nelle mie condizioni”: sono le condizioni dell’assenza, le ho risposto (con la tua voce) (perché) è chiaro che mi son piegata troppo dentro questo bacio  – che s’avvolge di lingua intorno al mignolo . Tua K.K. (assenza?)












Karoline… scopro che il lenzuolo è umido perché sei uscita da via del Fosso come venere elvetica in cerca del medievale fluido lambente Porta San Gervasio e Protasio. Che tua madre Gerda ti veda soltanto sul lago di Sils-Maria con impettito uomo di cultura nordica è risaputo, invece stai sopra un letto traversato dal fossato che sul ponticello - prima di varcare la Porta anche detta dell’Annunziata - mostra la fontana neoclassica di Lorenzo Nottolini. Qui bevi e l’acqua limpida scorre sui seni frutti sbucciati dalle carezze. Tu poi esclami: “Frena l’irruenza brutto anatroccolo etrusco” e così tutto il religioso lavacro e composto neoclassicismo si sfibra nell’umoristico tuo fuggire nel bacio col mio mignolo in bocca, e suggi e mordi, e ti becco salivando e mi spiumo eccitando la città tutta bagnata dalle tue cosce.   Tuo Fabio (presenza!)







sabato 22 febbraio 2025

Claudio Di Scalzo: “Flash Gordon e Dale Arden, Accio e Sara. “Sfumettando e duettando”, 1 - Per Lucca Comics and Games 2010




Alex Raymond: Flash Gordon e Dale Arden





SFUMETTANDO E DUETTANDO 1
FLASH GORDON E DALE ARDEN
IN FILIGRANA ACCIO E SARA
(Prima vignetta)


-Dale s’io ho per te l’ale
-Gordon del mio cor ingordo

Nostro Alex Raymond ci portò nel mondo dei mondi
Vignette stillanti nell’altalena d’universi e pianeti
Dischi volanti – demoni da carezzare
Raggi disintegratori – per abitare il pulviscolo dei colori
Alieni d’ogni tipo – nettare d’altri linguaggi e lignaggi
Mostri  e tiranni – che a noi non fan danni

Dale verità irresistibile bruna
Per te varco l’immenso e la cuna
D’un ago che scrive parole grandi come Giove
T’aspetto su Mongo
Ti bacerò come in Congo ballando un tango
In modo Flash ed eterno – sempre dell’avventura perno



FLASH GORDON E DALE ARDEN
(Seconda vignetta)




A Kira nelle grotte nere,
O nelle fosche sere ad Arboria
Barin principe senza trono
Ci racconta la sua storia.
Flash, non restar sordo al giusto appello!
Sia giustizia anche su Mongo:
Rendiam questo mondo bello!

Non mi lasciar, non mi lasciar qui sola
A destreggiarmi con l’immonda creatura
Vultano mi trascina cingendomi il fianco
E gli Uomini zanna affilano i denti,
Son gonfie le file di nemici e pretendenti!

Mio eroe indomito, virile presenza
Sono Dale brunetta tua avventura
Rivoluzionaria nel cuore e per natura.








CLAUDIO DI SCALZO
(SE + CDS – F.O.U. Fabbrica Oggetti Utili)







                          
NOTA SU SFUMETTANDO E DUETTANDO
                               
Claudio Di Scalzo

È dagli anni Settanta che seguo e partecipo, anche all’inizio con banchetto dei fumetti da collezione, alla Fiera del Fumetto a Lucca (oggi Lucca Comics and Games, la più grande in Italia e meglio organizzata, una delle migliori in Europa). Qui conobbi i maestri del fumetto come Hugo Pratt e Andrea Pazienza e Vittorio Giardino e Solano Lopez. Di cui conservo i disegni con dedica. A volte a Lucca Comics ho presentato libri e tenuto incontri come per il libro di Carlo da Prato “Le cronache dell’acciaio”. Quest’anno in attesa dell’inaugurazione dell’1-4 novembre assieme a Sara Esserino intendo dedicare alcune vignette al mondo del fumetto ed ai suoi eroi di ieri e di oggi. (La serie verrà pubblicata a cura della F.O.U. - Fabbrica Oggetti Utili che dal 1970 si occupa di artistica prassi visuale). La poesia può nascere anch  e così. L’incontro tra due generazioni nell’immaginario non può che rendere il verso vario.  

                                           


venerdì 21 febbraio 2025

Claudio Di Scalzo: “Rasa al suolo nel raffreddor mio duolo” – Dittico con letterina Agfa. 2017



    
CDS: "Rasa al suolo 1" - Vecchiano 4 novembre 2012






                                                                              Claudio Di Scalzo


RASA AL SUOLO NEL RAFFREDDOR MIO DUOLO


1

In questa notte bianca in cui mi trascino stanca,

mi pare che il mio biancore

parimenti s'impressionò tra la febbre e il raffreddore!

(ma qui mancano il noce la magnolia il pino –

e tutto torna bianco nel mattino)

Sara che non si riprende dall'influenza ringrazia Accio

Mentre al balcon m’affaccio

che m'insegnò come (tra la colazione e il mare)

c'è spazio per il tachisme vecchianese nel suo

sgocciolare!

Simboleggiare

Dadaisteggiare

Surrealisteggiare
     
    








DS: "Rasa al suolo 2" - Vecchiano 4 novembre 2017

2
   

Rasa al suolo la foglia stanca

Nell’acqua della tosse come fiume

Domani risalirà verde e bianca

Alla sorgente d’ogni lume

Saran felici i minuti e le ore

Senza la tosse udrai gli augelli

Far festa scotendoti dal torpore!

Sara udrà lor suoni fratelli

Da Vecchiano  bacio lunghi capelli

Alla musicista caduta a cavallo

Del fumetto e suoi pannelli

In influenza che porta stallo


Vinca parola e segno le brume

Che la febbre sia nuovo albume

Di fantasia disegnata voce

Nel web corrente veloce  



 Claudio Di Scalzo

7 novembre 2017 – mattino presto
  
         
°°°



            
LETTERINA AGFA A SARA ESSERINO
(Prima apparizione della tavola "Raso Terra")


Cara SARA... la carta da sviluppo Agfa (come sai ne conservo dei pacchi nello studio vecchianese, stan lì dal 1984 quando smisi di fotografare) ha dato questo risultato... è una Ex carta da foto per camera oscura... però mettendola come abbiamo fatto sotto la magnolia del giardino vecchianese... e ritoccandone le impronte qui tra le Alpi... il risultato è questo – chiamerò la serie surrealisteggiante (anche nella parola in didascalia) “Rasa al suolo”… in fin dei conti ha accolto foglie, acqua, insetti, palllido sole…

 


RASO TERRA EX FOTO DI MAGNOLIA FOGLIA
 

Acquatica nel lago del respiro
Ottobre sfoglia luce
D’azzardo fumo irreale + (più più)
Vegetale sul fondo (meno meno - -)
erba dissenso agli incerti
insetti MISCHIA - Fruscii d’esibita caduta
Rasa al suolo – OI DICE - il fantasma magnolia
Ex freccia Ex carta Agfa
per sviluppo in camera oscura nell’afa.

6 novembre 2017 - Vecchiano





                       



lunedì 17 febbraio 2025

Claudio Di Scalzo detto Accio: "Non posso dar lezioni su Nulla". Strapaesano Telematico col pensiero selvatico fino a Kaspar Hauser Metamorphose KASP.HAU.M. 1995/2025



"ACCIO BELLUINO" 
 40 x 50 tecnica mista su carta. 1997



Claudio Di Scalzo detto Accio

“NON POSSO DARE LEZIONI SU NULLA”, 


non posso dare lezioni su nulla
che non sia brezza del mio pensare animale
soppesando quanto ancora di umano contengo.
Il resto: sementi di ipocrisia
capitoli scritti da altri.
Misture di un'arte che annuso
con andamento leonino schizzinoso.
Perché a me-m'incantano le discariche
dei poveri linguaggi manomessi
dove il bello si spreca e non si ruba
nemmeno quando l'orologio sociale
a fine mese rallenta regalando tempo
che ti frulla. Da tenere sul pelo.



Accio: "Animaleria combustione Fantasia" - 1995




Non ho mai pubblicato una critica letteraria - non ho titoli per farlo non essendo Baldacci Contini Garboli Anceschi Timpanaro - su di un testo un libro una produzione estetica on line o di autore e autrice vivente. Soltanto, a volte, mi sono occupato di autori e autrici importanti per la mia formazione che fossero Kafka (della tana della animalità, sia detto) o Lenz o Gauguin o Jeanne Hébuterne o Atget fotografo o Debord filosofo e Boine frammentista. 

Ho dimenticato le riviste, dove pubblicai, col contagocce, non ne posseggo copia, neppure di alcuni cataloghi d'arte sulle avanguardie francesi lettriste situazioniste sull'Art Brut o Medardo Rosso. Se ne ho bisogno vado a Firenze alla Biblioteca Nazionale. O alla Galleria Peccolo dove collaborai. Non mi è interessato "figurare" intellettuale o autore in qualche estetica. Sono in rete dal 2000. Valchiavenna on line (2000-2005); Tellusfolio glocale e Tellus rivista (2000-2010); L'Olandese Volante (2011). 

Social app varie quotidiani on line hanno annientato la prateria-web libertaria o il mare acquoreo libero. Amen. A meno di inventare altri strumenti di produzione,  ogni utilità della cultura on line a fine sovvertimento è defunta.

Nel decennio precedente l'arrivo del web, negli anni novanta, proposi ai pochi lettori che incocciavano la rivista Tellus una sorta di “pensiero selvatico”; da qui “Non posso dare lezioni su Nulla"  che in me, dallo “Strapaesano glocale telematico”, dal 2000 in avanti s'è evoluto nel personaggio di KASPAR HAUSER METAMORPHOSE che usando vernacolo e fumetto e innesti filosofici regrediva al linguaggio incomprensibile al lallismo infantile postdadaista beota. C'è qualche capitolo sull'OLANDESE VOLANTE CDS/BARRA ROSSA.

Lo proposi, 2005, con illustrazioni come l'ACCIO BELLUINO su TELLUS rivista carta e sui miei weblog. Asse portante l'uso accanto al pensiero sovversivo comunista eretico od ortodosso anche quello solitamente etichettato come di Destra: mischiando sia Stirner o l'Heidegger ultimo in baita (RESTIAMO IN PROVINCIA) o Junger vicino a Debord e Deleuze e Foucault, senza farne trina o cortina citazionista posmoderna; ipotizzando una prassi di lotta sovversiva-web, quasi da Cyber/Soviet, unitamente all'idea di Comunità di Stirpe (Alisdair McIntyre) di Località intesa come Heimat pure nei linguaggi, barbari o selvatici, che furono coltivati dallo Strapaese italiano coi suoi Maccari Malaparte e Tozzi. Perché l'ACCESSO AL PENSIERO POESIA ESTETICA LETTERATURA non passasse dopo ogni tramontata, per fortuna, gerarchia accademica mandarinato universitario editoriale, con l'arrivo del web, ancora sotto una ricostruita gerarchia web. Cosa puntualmente accaduta anche se nel 2025, da sempre, questa gerarchia on line non ha più alcun potere con lo sviluppo di nuovi social e app. 

NON riconoscere alcuna AUTORITà politica né estetica anche on line. PIANURA WEB e ACQUOREA. Orizzontale. Senza più niuna gerarchia verticale è stata è sarà, anche se progettassi un OLANDESE VOLANTE 2 nel 2025, la mia prassi e postura.


Kaspar Bibò Hauser. Anni novanta. cds


Ripenso con simpatia al massimo della selvaticheria, affidata a KASPAR HAUSER METAMORFOSI tornando allo stupore primigenio balbettante. La bontà assoluta incognita nel mondo senza alfabeto.

Allora... Apriti cielo! Sulla "Rivista dei Libri" si scomodò addirittura un tal Piero Cudini accademico di vaglia, alla Normale di Pisa, nel 2002 salito al cielo a sdottoreggiare su qualche nuvola da morto colto, che definiva il mio libro feltrinelliano “Vecchiano, un paese. Lettere a Antonio Tabucchi”, 1997, il primo tassello di una follia dove gli estremisti della cultura comunista e reazionaria si incontravano. 

In realtà il critico usava la recensione al libro per colpire Tabucchi e farlo passare per un bozzettista che nel paesello viveva empiti rustici. Difatti Tabucchi inorridì alle mie tesi che ricavavo dal romanzo epistolare. Sommando critico accademico e scrittore cosmopolita capii che avevo ragione. Lasciai ogni legame con il grande editore Feltrinelli e mi ritirai sul web a praticare il “pensiero selvatico”. Con accosto la rivista Tellus che pubblicava vite non illustri. Risultato? Fallimento epocale fino all'Olandese Volante. Pur'esso naufragato nel gennaio 2017 con le pistolettate della Legge Poetica sparate dalla Robert Ford/Chiara Catapano per conto d'una rivista ontologica; ma poi l'OLANDESE VOLANTE ha avuto ancora vento in poppa grazie al petrarchismo di ACCIO e CARDELLINO.

Rileggendomi... penso che se fosse maturato un "pensiero selvatico" per un accesso comunitario, e non più come singoli in estetica carriera, ai linguaggi, partendo dalle province dalle discariche, dalla negazione di ogni gerarchia di colti e produttori di merci estetiche, oggi esisterebbe un movimento di sovversione politico e nelle arti fortissimo e non i quattro scemi di qualche centro sociale che sviliscono l'Anarchia così come i vari poeti e poetesse e letterati impegnati sotto le bandiere di una generica "Sinistra" per svilire mortificare obliare cassare ogni Comunismo Marxismo e lotta alla mercificazione estetica che fu la bandiera d'ogni avanguardia e singoli da Rimbaud fino a Debord. 

Infatti se esiste il rinnegamento POLITICO praticato dalla fine anni Settanta dalla sinistra extraparlamentare dal PCI ne esiste uno altrettanto volgare e ingiustificabile nelle ARTI anni SETTANTA tutte convertite dal vantato comunismo eterodosso al liberista OSSO editoriale museificato gallerizzato ecc. 


L'incipit nella poesia... afferma che il soggetto, selvatico, non può dare lezioni su Nulla. Forse perché ogni causa è fondata su Nulla? Dunque fa capolino Stirner. Poi il pensiero, filo di vento fresco, sceglie il pensiero animale contro ogni postura cerebrale modellata da teoria saperi umanesimi vari ideologie addomesticanti corpo e appunto pensiero.

La ribellione è totale. Per nature-lupo non certo per cani e cagne in cerca di ciotola culturale guinzaglio e cuccia in qualche teoria letteraria o estetica o moda politica.

Si sceglie l'artiglio della bestia il morso l'uggiolare se ferito la parola incomprensibile dell'intrappolato o del selvaggio correre in qualche foresta residua. Il balbettamento idiota alla Kaspar Hauser in metamorfosi.

Animali simili stavano accosto ai Galli evocati da Rimbaud.
Ai trapper di London. Alle squaw di Finimore Cooper. Stavano accosto alle case rifugio di Jesse James. E difatti uno di loro annusò la Robert Ford come traditrice e gli abbaiò contro ma il pistolero ormai si fidava della torbida codarda imbarcata sull'Olandese Volante.


L'erbario di Accio - 1986, cds




I sementi, le piante, gli erbari, sono oramai appaltati a occhiuti giardinieri, nelle istituzioni nei media, fino ai miserabili blog dove con le toppe al culo sentendosi accademici qualche vanesio teorico modella i bonsai nominandoli foreste e le pianticelle femmine sequoie e invece sono ninnoli per "feste altrui". Questi semi piante sono ipocrisia allo stato vegetale vegetativo sono sempre "scritti da altri", chi è nato o ambisce alla foresta, non accetterà mai questi “capitoli” per libri d'altri. Da esporre in vetrina. Anche sul web.

E se vien raccolta come estetica da qualche funzionario circondato da ancelle nominate rare essa puzza di “puttaneria” da cavalcavia. Sugli snodi di oscene periferie dell'editoria e della rete. E i puttani e le puttane son più nobili di poeti e poetesse perché non ritengono i loro culi le loro fiche le migliori del mondo. Sanno di vendersi, poeti e poetesse lo obliano coi loro librettini premini commentini, nella puttaneria non la si fa tanto lunga: si va al sodo. Alla eiaculazione e relativa tariffa.

La selvatica il selvatico abitano transitano soggiornano prendono alloggio fino alla residenza nelle "discariche" dei linguaggi e dei corpi transmoderni dove ogni povertà mai riceve lustro interesse poeticizzazione dai cani al guinzaglio della poesia nostrana italiana.

Qui bisogna stare sapendo che qui passò il medico Céline con i suoi gatti poco umani qui bisogna conoscere il bello sprecato che potrebbe incantare i Bataille anche nelle sue diramazioni erotiche qui dove scoppiano guerre e tempeste d'acciaio riconoscere Junger con l'elmetto, qui girare all'incontrario le lancette dell'orologio sociale perché Proudhon afferma che la proprietà privata è un furto soprattutto se il soggetto che cerca di sapere tutto di insegnare la poesia e le arti ha reso privato uso il suo corpo (quante saranno le fottiture i cazzi le leccate di fica in base alla cultura da dare e da ricevere, quante le protesi per rinforzare cazzi mosci con citazioni filosofiche?) e in vendita dopo che ha provato "vergogna" incontrando i saperi nominatisi sacerdotali.

Il Tempo del Nulla è un regalo per tutti, per i sapienti e per chi sceglie la selvaticheria, tutto è nulla dalla Bibbia al cuore di Leopardi innamorato a Stirner, ma entrare da animali, morendo, nella Stazione Socrate So-Di-Non-Sapere per andare chissà dove è tutta un'altra cosa: probabile sia tutta un'altra poesia.

In ogni caso il pensiero selvatico, Marx Annuisce, è pure una maniera, transitoria, verso il comunismo nei segni, per superare ogni feticismo, che lui nei "Manoscritti economico-filosofici" indicava come perno della rivoluzione. 



L'idiozia di Pippo alla cultura alta fa scippo - cds primi anni novanta




Kaspar Hauser in metamorfosi Jolly. CDS fine anni novanta

 



Pensai, pensavo allora, una scrittura aperta a tutti coloro che si negavano alla cultura istituzionalizzata poesia prosa saperi arti. Con i segni sempre metamorfici da creare. Magari in sigla. come KASPAR HAUSER METAMORPHOSE. 

Magari anonimi. Sarebbero tornati i linguaggi originari delle stirpi sotterrati umiliati dai cicisbei adoranti il libro pubblicato la mostra realizzata la cattedra universitaria e le targhette in libreria in qualche festival a tema... in questi contesti ci starà a suo agio anche il linguaggio della sarta Nada Pardini, mia madre, con la quinta elementare così come il mestiere che fu del camionista Lalo mio padre, come quello che fu del mio amico barbiere Paolo detto il Pazzo (1949-2005); da sempre esclusi da ogni accesso alla cultura a meno di non subire gerarchia e modellazione dei colti. Se mai questa tendenza possibilità grumo rivoltoso si concretizzerà, confidavo da idiota parente di Kaspar Hauser, ovvio, grande sarà il nostro godimento per lo scacco animale da nulla e sul nulla al quale abbiamo contribuito.