"Occhi cinemascope a Vicenza" -
OCCHI A VICENZA
I
Volto custodito dal cinemascope – pupille parlano scuro
Ciglia sparlano eterodosso sopra bocca da pettirosso
Naso annusa con una narice rossa fragranza dell’estate
Che danza con l’altra la neve che avanza
Donna del mistero nel film in agguato vero
Sai dirmi schiusa parola che pellicola invola
Per conoscere luna che hai addosso?
Regista la posa batto come acceso fabbro
Mi mordo labbro nello scatto della cinepresa
L’alba in me scesa sa di sangue e forno
II
Canto i tuoi occhi nei miei, Accio,
se nel frammento d'una fotografia
sussurri "rosa rossa sei mia!" -
Nel vicentino cinemascope
devoto alla fioritura come un pope
ogni tuo slancio accolgo e noto.
Lo scatto rubasti a Casa Pigafetta
fu arrossata vendetta verso quel motto
che accosto in immagine, su queste pagine:
qui tolgo le spine e non mi dolgo
dell'amor che ricciol crine accolgo.
N’est rose san espine
18.XI.2010
"Sans espine" - Casa Pigafetta, Vicenza.
Foto Sara Esserino
Foto Sara Esserino
Nessun commento:
Posta un commento