Anonima Ateniese Veneziana
Scatti per "Nostro Sacro Eros", 1
Scatti per "Nostro Sacro Eros", 1
Accio
Anonima Ateniese Veneziana per Nostro Sacro Eros
ovvero uso spericolato manuale sex
della mitologia greca
ovvero uso spericolato manuale sex
della mitologia greca
I
Ho vinto le differenze tra me e te.
Oppure le abbiamo vinte assieme, ma non ricordo più né dove, né quando: i giorni fuggono, come voci che si rincorrono nel vento dell’Acropoli.
Mi hai detto, quando ci siamo incontrati, che i corpi non ti interessavano più. Ne avevi conosciuti tanti, e tuoi sensi erano ebbri di storia. Quanto chiedi ora (quanto avevi sempre chiesto) è l’eternità.
Vedo, non sei un guerriero come gli altri. A te non serve battaglia per morire
o per dare la morte, e nei tuoi occhi io sola!, ho potuto ammirare tutte le mie rinascite! Sono la Pizia che scopre l’enfasi dell’invasamento d’un dio diverso.
Questo racconta
Ma voi, voi che vi siete fatte attaversare da lui come carni di giumenta per una ecatombe! Voi!, portavate dentro la morte! Siete buone appena per il lupanare... per qualche panchina, per il sedile d’un auto, disgraziate che avete scambiato la musica di un dio per il rumore delle vostre menzogne!
Io sola, che da lui sono stata presa tutta, e che lui tutto ho preso per un giorno intero, e una notte, e un giorno e un’altra notte ancora, sono la Sposa che con lui condivide il Talamo nuziale e che ne accoglie il sonno, dopo l’amore, sulla propria spalla.
Piango con le sue lacrime, godo con i suoi sensi. Io, parlo la sua lingua!
Chi non ne è capace, sparisca!
Oppure osservi da lontano, se proprio vuole restare; perché tormentare l’eterno attira a sé sciagura. Non si attenta a chi ama. Altrimenti, ricordatelo!, si viene uccisi: perché ogni nostro orgasmo è la contrazione del male chiuso nelle vostre gole strozzate
dalla profanazione del Sacro.