Anonima Ateniese Veneziana
Scatti per "Nostro Sacro Eros", 2
Accio
Anonima Ateniese Veneziana per Nostro Sacro Eros
ovvero uso spericolato manuale sex
della mitologia greca
ovvero uso spericolato manuale sex
della mitologia greca
II
Oggi il tuo volto ha bucato il lenzuolo in cui ero avvolta.
Puoi negare che ti manchi la tua mantica amica?
Ti ho visto sorridere a qualcosa di indefinito attraverso tutto quel bianco,
e ho capito che sei al sicuro.
Abbiamo svolto il compito più arduo: argomentare la nostra radice, allontanarci dall’ideologia di noi stessi:
per far questo mi hai dovuta penetrare con forza, e io ho dovuto cedere al piacere
che si nasconde sempre!, dietro il dolore.
Mi hanno voluto per la mia spada? No! – dici – l’ardore in guerra era la scusa per avvicinare le loro paure da sotto strati di pulsioni inascoltate.
Hanno usato la guerra (che incombe sul mio capo da una vita!) per imputarmi l’assenza di pace nelle loro case!
Poi m’accusavano di crudeltà. Poi mi dicevano ch’ero un guerriero spietato. Poi prendevano lo scudo e si lanciavano nelle prime file, in qualche baruffa da mercato, e si definivano guerriere impavide e affidabili, sbraitando il loro nome nella ciarliera agorà.
Ma è bastato vedessero il tuo sesso aperto per abbandonare lo scudo (non esiste atto più pavido, anche per opliti da strada!) della loro miserevole guerra!
Volevano uccidere chi dialoga con la morte.
Volevano la morte di chi con la morte ha pasteggiato in lontananze siderali.
Hanno ucciso sé stesse.
Così mi raggiungi, e più t’allontani più la tua voce riverbera la mia conoscenza.
Quelle donne che dici, le vedo dal Tempio: racimolano il tempo impiegato ad essere altro, allungano l’occhio al Sacro Altare, per spiare l’ombra dell’Anonima Ateniese Veneziana
che si muove sopra il tuo corpo.
Non siete buone per questo uccello! Sciò!
Non vi darà mai l’appagamento che a me può dare, perché io ne moltiplico il gusto di prendermi. E in noi ogni amplesso prepara nuove triremi pronte a salpare! È per noi il fumo odoroso del legno di concave navi che bruciano il mare!
Ti vedo coperto di cenere, sorridi dentro il mio petto.
KOURUS