Claudio Di Scalzo detto Accio
SE IL CARDELLINO MI REGISTRA LA BIOGRAFIA TORNA IN
PISTA.
SULL’ANTIFASCISMO E IL FASCISMO ALLA MIA LATITUDINE IERI E OGGI.
CON “Il MIO CANTO LIBERO” DI LUCIO BATTISTI SUL FINALE.
Quanto qui appare è trascrizione,
più o meno fedele, tolte alcune espressioni troppo vernacole, e qualche
riferimento al privato da tener al silenzio incollato, di quanto Sara
Cardellino giorni addietro ha registrato a Venezia quando, per raggiungerla, la
mia Mini Cooper ha sfidato cielo ner e manto autostradale perché velocità in
amor vale.
Sara “perfetta
socialdemocratica”, s’adira se la definisco “Formica Puma” (uno dei soprannomi
che le affibbiai) al culmine di minuscola bica (montaleggio), e per bica
intendo montagnola scambiata in materia d’antifascismo per possente montagna.
Da lei certamente con intrepida e coerente dedizione, ma anche da tanti
interessati a un antifascismo o di facciata oppure ad un antifascismo liberale
che secondo me non funziona.
Accio e Sara Cardellino
(Venezia, metà maggio 2019)
Allora, sapientaccio, dammi la
tua linea che non sia l’asta da saltare, troppo semplicistica troppo in alto,
di Antifascismo + Anticapitalismo!, Beh... che dice il vernacolo bolscevico?
Sara… prendo il tuo lenzuolo alla
finestra con scritto sopra qualche cubitale contro Salvini o la difesa della
docente di Palermo che ha suggerito parallelo tra le Leggi razziali e il Decreto Sicurezza e ci ricavo vela per il mio ragionamento. Mi sembrate in
questa lotta dentro la Legge “Gianfranco Funari” applicata allo spettacolo
politico con réclame! Che sarà "consumata" in un baleno mettendo
all'adatta lotta freno!
Se ài pazienza ascoltami, Sara,
ma gira ogni tanto sul fornello il ragù di cinghiale che ò portato da
Vecchiano, che ci tengo più che a quanto ti dio, pecché?, il timone ha bisogno
d’esse nutrito per fa’ navigà la prua verso l’isola del Oh ah ohòò… cinghiale
todo per il godo,... non so se mi spiego?… ehi non innervositti… figghio di Berni e Burchiello son'io!, porta pazienza
fa parte della mi' ermeneutia ad erme ferme sur salotto… i riferimenti di
prima… strapaesani all’eros usando prua e isoletta … è accostamento
fascista?... o viene a me dalla logica strapaesana di Soffici del Lemmonio
Boreo e dai disegni di Maccari?... e potrei aggiungerci qualche impeto
futurista di Papini… e anco il Viani espressionista che si traghetta nel
fascismo di sinistra popolano. Ma siccome voglio fare il colto un po’ a corto
di logia, aggiungo il Giovanni Boine che scrive i “Discorsi militari” e che
nelle poesie paesane a Porto Maurizio glorifia l’amore alla “cinghiala”
veleggiando su’ prua verso il letto popolano della Maria Gorlero…che lo prende
(intendilo pure in doppio senso!) più delle Sibille Aleramo fiche poetiche e
carburate a enfatica letterarietà… son fascista per questo Cardellino?! … ma ti
dio che ciò sta nella mi’ biografia, della mi’ famiglia: Vittorio Pardini
interventista nella Prima Guerra Mondiale, sprezzante verso il fratello
primogenito, che avrebbe ereditato tutte le terre, socialista di Turati,
rappresentò in casa Pardini questo groviglio; Vittorio aderente al
diciannovismo mussoliniano poi Marcia su Roma… che ruminava, come i Maccari,
negli anni Trenta, che il “fascismo rivoluzione è stato tradito” dai gerarchi
dai pantofolai di Roma. Antitedesco non andrà nella RSI e morirà nel 1944 di
crepacuore all’arrivo dei maledetti ameriani. Se avesse scoperto mi-pà
partigiano nascosto ner cimitero di Vecchiano l’avrebbe fatto fucilà e Lalo gli
avrebbe sparato volentieri pur amando la su’ figliola Nada.
Lalo partigiano solitario sapeva
che vinta la guerra, liberata la Toscana e l’Italia, ir su’ fratello Alvaro che
gli aveva puntato la doppietta prima d’andà in Spagna nel ‘36, perché con
simpatie trotschiste e anarchie, l’avrebbe "ringraziato" dicendogli che
ora sarebbe stato il partito con Stalin a fa’ la rivoluzione adatta all’Italia,
non sapendo che il PCI di Togliatti aveva liquidato Pietro Secchia. Erano tutti
sconfitti, ‘ompreso ir mi nonno Vittorio.
Con quest'esempi davanti
all'occhi, Sara, posso avé de' dubbi sull'antifascismo di oggi in rete e fori?,
che non sia quanto serve a ribaltà la reazione! Compreso quello di tanti poeti
e artisti da web. Che antifascisti sono?, 'osa mugliano di non già sentio? Di
che pasta son fatti?!... parecchi non mi ‘onvincono, Sara, sono antifascisti di
‘omodo, e se ci voglin “guadagnare” per il loro librino, spettacolo, mi
‘onvincon ancor meno!... t’aggiungo un artro ‘apitolo della vicenda di famiglia
per ditti dove nasce la mi’ diffidenza… liberata Vecchiano ‘omparvino
antifascisti dell’urtima ora per punì la Nada figlia del fascista Vittorio e
della madre Messinella.
E Lalo, avvertito, sartò il
muretto dell’aia, montò sul barroccio, e imbracciando ir mitra disse ai
partigiani finti… “La Nada è la mi’ ‘ompagna, la Nada sarà la mi’ sposa, se
quarcuno s’azzarda a toccalla o stramonalla con le parole... l’ammazzo! E ora
andate via di qui… antifascisti e partigiani da burletta… ve lo dio una vorta
sola… parola di Lalo se v’avvicinate alla Nada per fanni male… vi vengo a cercà
e vi marchio uno a uno. La mi' futura socera se à ommesso quarcosa contro il
popolo farà i ‘onti con la democrazia ristabilita.
Questa, Sara, pe-mé!, è
rivoluzione questo è amore. E, se anco ti po' spaventà, l'amore 'osì
l'intendo!, e se ti facessero der male... agirei come mi-pà!
Mia nonna Messinella, che
fascista vedova, lo rimarrà per sempre, si vestirà di nero per sempre e non si
taglierà più la chioma. Bellissima pallida e altera non parlerà mai per
venticinque anni all’omo comunista che sposava su' figlia né mio padre
l’avrebbe mai fatto. Pur stando nella stessa casa. Io bambino assistevo a tutto
questo.
Avevo, ho!, rispetto per queste
figure, appartenevano, appartengono, al Tragico, vero, non di 'artapesta col
quale si trastullano poeti e poetesse che purtroppo m'ànno tagliato la via, ed
erano coerenti Messinella e Libertario detto Lalo. Anche se soffrivo in questo
riquadro. Lo vivevo accettando il romanzo dov'ero ficcato nascendo. Non si
poteva cambiare il destino. Con frasi ed ipocrisie di circostanza.
Come sai, Sara - ci siamo stati
assieme e ci torniamo, alla tomba di Angelo - ir padre di Lalo venne ammazzato
dai fascisti pisani, ed era stato a Livorno, alla fondazione del PCI. Davanti
alla su’ stele c’è la tomba anonima di Vittorio Pardini morto di crepacuore nel
’44. Non appare foto. L’unica in tutto ir cimitero. “Babbo perché non c’è la
fotografia di nonno Vittorio sulla lapide?”, e Lalo mi rispose secco: “perché i
paesani ci avrebbero sputato sopra”.
Sara e Accio - 2011
Capii e scelsi. La Tomba di
Angelo m’appartiene. Ma anche quella di Vittorio. (“Vecchiano un Paese. Lettere
ad Antonio Tabucchi”, romanzo breve epistolare, Feltrinelli 1997). Io, Sara,
son fatto in questa maniera. Il ramo è stato piegato ‘osì dalla vita. Non si
po’ addirizzà diverso. Spero tu mi voglia bene lo stesso.
Una ‘osa però ci tengo a
ditti,... non posso esse uguale a’ mi’ padri e alla mi’ stirpe… che nella
‘oerenza. La lotta di Classe degli anni Settanta era già una parodia di ben
altro scontro. E fummo usati e poi traditi. Posso però avere la stessa fedeltà
ar mi punto di vista rivoluzionario. Devo fatti quarche esempio? Lasciando da
parte la militanza, che, come sai non ò induve falla oggi! in che
organizzazione. Servo di più a custodire il Comunismo come romanzo tragico, a
volte tragicomico, altre volte umoristico, nei segni che invento. La mi
‘oerenza sta nella politica che porto ner mi’ privato. Ancora non intendi?
... quanto accaduto per
l’Olandese Volante il 9 gennaio 2017 per me è stato un attacco politico, non
estetico, uno sfregio ar ‘omunismo ‘ome l’intendo e ‘ome non ò mai fatto
mistero d’intendilo ‘osì,… chi non mi parla di persona delle sue scelte, e
devasta un'avventura libertaria, usando la passata lotta nei segni, per fini di
carriera letteraria, portandoli altrove sotto altra bandiera!... somiglia a chi
sull’aia voleva “punire” la Nada. Antifascisti di mezza tacca. Saranno in
facile lotta contro il Salvini "fascista" adesso? Molto probabile.
Col distintivo dell’ultim’ora. Allora ho preso, ir mitra, anche se dei segni, e
ho esclamato da qui non si passa! Come in un fumetto o un melodramma diventando
il personaggio, Accio, che da sempre sono. Vedo che annuisci, Sara!, bravo amore!, lo vedi ch’è facile
‘apì uno scemo ‘ome me! Dove vado a parà co’ mi’ ragionamenti!
Da allora, te lo dio con
sincerità, mi son messo a studia a bestia i mi’ appunti, quanto meditai anni
fa, sullo “Strapaesano Telematico”, infatti se un poeta e critico mediocre come
Piero Cudini m’attaccava su “La Rivista dei Libri” fondata da Eco, definendo me
e lo scrittore pisano Athos Bigongiali, come due "strapaesani in
ritardo", mentre Bigongiali ne faceva una malattia, io rilanciai con lo
“Strapaesano Telematico” spostandomi a inizio Duemila sul web a fondare siti
Strapaesani Telematici. Tutti perduti fino all’Olandese Volante (9 gennaio
2017), ma è stata una bella avventura. Son lì ancora on line ad usare pagine
elettroniche glocali in folio Tellus; e l’istintualità candida di Kasparhauser;
e ornitologia ed erbari da transmoderni battezzati, con i critici adatti
antifascisti, come ontologici. Mi dà la nausea parlatene, Sara. Anche se il
calco mai sarà come l’originale.
Attorno a queste miserande
vicende da sottoproletariato poetico… c’è qualcosa, ma tanto, di più
importante… e cioè che la Destra Populista è erede molto, nello spettacolo web,
sui social e in politica, dei Soffici dei Papini e degli Oriani ma pure dei
Fogazzaro mistici. Tolta la Destra dei Gaetano Mosca dei Pareto dei De Bosis
dei D’Annunzio… bisogna entrare, secondo me, nel Populismo di Destra erede dei
Malaparte e Maccari per giungere a un popolo, populismo, rivoluzionario, magari
al “popolo” che pensò Gramsci, e rivelare, che il capitalismo di cui parlano i
Salvini è una fandonia ideologica reazionaria, la lotta contro l’usura
capitalistica che ubriacò Pound Benn Céline… non è percorribile. A questo punto
deve tornare il pensiero sovversivo che ha un padre a Treviri. Adattandolo alla
lotta nei segni dove ‘apitalismo e reazione sono più attrezzati.
Però, ora, Sara, se il ragù di
cinghiale gliè pronto… s’apparecchia perché m’è venuta fame… e dopo mi butto
sur ‘anapè e dormo… o no?!... vuoi ancora cantare assieme il Battisti… "Il
mio canto libero”!?…
LUCIO BATTISTI
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