lunedì 29 giugno 2020

Rina Rètis: Dal volto sfocato parlo al compagno amato. A Fosco Neri l'8 dicembre 2016



CDS: Rina Rètis l'otto dicembre 2016






a cura di Claudio Di Scalzo

Rina Rètis

DAL VOLTO SFOCATO PARLO AL COMPAGNO AMATO

(8 dicembre 2016)

Ho ancora una certa debolezza nelle braccia, Fosco mio, la febbre è stata, è, spossante. Scrivo sul taccuino e la grafia s'insinua ondulante sulla pagina. Pallida come le spalle accaldate. Riposo e conto di rimettermi, guardo la tua foto sfocata per definirmi compagna bolscevica in qualche 1917 di sogno epico; e mi pare un talismano anti-influenzale migrante! Utilissimo.

Sono una donna fortunata,... se mi ammalo ho la medicina che fa sorridere, ho il dottore che mi risana con un bacio mentre azzardoso lo disegna, prima di darmelo a Carrara, appena il tempo che verrà lo rende possibile; e sapendo che riuscirà dal vero cento volte meglio che disegnato o scritto. E anch'io so, quanto perfettamente, ci baceremo. Sono realista e simbolista, bene mio.

Mi sento virgulto sotto brina, Rina tachipirina?!... Allegramente questo spero: dopo questa lettura oggi 0tto dicembre 2016,… dopo essermi vista nella fotografia,.. che altri amori si tengano così da lontano, e che una LEI ammalata guarisca col bacio, con la scrittura da lontano, con l'amore che vince il termometro anche nei gradi della febbre. 

E sono felice, e mi firmo  tua Rina, tua rete che t'imbriglia. Che m'imbriglia, c'imbriglia nel nuoto liberi. 

"Nel web tumultuoso due pesci nel ritmo fantasioso", saresti capace di scrivere con rime foscheggianti! Hai portato nella mia vita l'avventura. Nessuno può portarmela più via. 

Buon Compleanno immacolato mio artista. Ti amo!









NOTA CDS 1

RINA RÈTIS è un personaggio da me ideato a fine 2011 – Rina Rètis ha vissuto  con il compagno Fosco Neri fino alla morte di quest'ultimo, per incidente stradale misterioso, il 10 febbraio 2017.

Tutti i personaggi da me ideati per il diritto borghese sono copyright di Claudio Di Scalzo però alcune volte ho concesso ad altre firme, come accade nel fumetto e nel cinema, di usarne nome e cognome e vicende. Se usano a sproposito, dandomi danno o male, miei personaggi generi temi erbari ornitologia semplicemente ancora ne scrivo rivelando dove sta l'originale dove il calco.


Rina Rètis è pure un poema grafico, illustrato con poesia visuale (come nel collage in esergo) e dipinti. Alcuni esiti sono in custodia presso la Galleria Peccolo di Livorno.




NOTA CDS 2

IL MIO NOME È RINA RÈTIS

Il nome è Rina Rètis. Sono una comunista eterodossa. Con simpatie per Trotskij. In passato ho scritto, senza mai pubblicare un rigo, sulla vicenda del mio legame con Fosco Neri. Il mio amato compagno. Anche pittore. Morto in un oscuro incidente stradale, e penso me l’abbiano ammazzato per certe sue inchieste politiche, nel febbraio del 2017. Ebbe, Fosco,  una vita politica turbolenta negli anni settanta. Un rivoluzionario coerente come pochi.

Mi sono interessata, episodicamente, a un poeta ligure che tribolò in vita con l’immobile tomba del nome, ma da alcuni sono soprattutto una donna malata. Una rara e poco conosciuta malattia alle ossa ed ai muscoli mi danno spossatezza, dolori costanti, rinuncia a stare sveglia. Fosco ha scritto sul mio dolore con una tenerezza che a rileggerne gli episodi e soltanto a pensarci mi viene da piangere. Perché non è più con me.  Malattia organica  che mi azzanna la psiche. La morte di Fosco però mi ha dato un’energia che prima non conoscevo. Devo proseguire il romanzo comunista, il feuilleton tragico, che tanto lo coinvolgeva con ricerche sul movimento operaio e rivoluzionario, in un’epoca che questi accadimenti rivoluzionari hanno occultato sotto menzogne, tradimenti, vendette. I più collaborativi, a questo scempio, son stati artisti-artiste letterati-letterate intellettuali. Per questo quasi tutti li disprezzo. Per questo voglio ancora scrivere da comunista qualche frammento. Per questo Rina la rossa appare su certe pagine elettroniche. E Fosco è con me anche se gli altri non lo vedono.






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