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Giovanni Boine evocato ectoplasma
sparge sangue sul medium-critico letterario
sparge sangue sul medium-critico letterario
Claudio Di Scalzo
GIOVANNI BOINE EVOCATO ECTOPLASMA
Nella seconda lettera che Giovanni Boine Malato e morente indirizza al se stesso Sano che un tempo fu (la prima è quella sul "Disgusto" verso gli scultori del fiato dei poeti morti, NdC l'epistolario), la scrive sarcastico mentre tossisce nel petto tamburo, una volta morto, e chissà quando, anche se il tempo è più fluido della risacca sotto questa casa, qualche colta combriccola intellettuale, molteplici poetesse tipo Aleramo sedute sul ramo della loro enfatica interiorità di prima mano, e poeti tipo Papini e Soffici con codazzo di seguaci un po' ruffiani un po' mendaci, mi evocherà e come se fossi un ectoplasma in una seduta spiritica, mi metteranno in bocca parola e linguaggio che al loro medium-critico-mago seppure un tantino teoricamente vago, e ai poeti in circolo in strette mani, in commossa fede tipo Getsemani,... interesserà che io dica e pronunci per avvalorare qualche loro ego-cosmica e paradossale e spropositata teoria letteraria da Grand Guignol parente della bêtise-stronzata da Flaubert canonizzata,... PERTANTO! io, Giovanni Boine Malato e morente un dì parente del Boine sano e pugnace, qui dichiaro, che se evocato ectoplasma, sputerò sangue a fiotti sulle nobili teste cercanti da me investitura rendendo la mia vita nell'oltretomba una iattura.
Terminata la lettera, Giovanni Boine, sentì una risata epocale fatta da quel se stesso sano che gli sembrò un evocativo Plauso a lui malato morente e botte date all'indirizzo giusto anche se da sani c'è più gusto.
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