venerdì 16 aprile 2010

Agnolo Bronzino: Ritratto di Lucrezia Panciatichi, particolare. Amour dure sans fin. 2 - A cura Claudio Di Scalzo






A cura di Claudio Di Scalzo

Agnolo Bronzino: "Ritratto di Lucrezia Panciatichi", particolare, 1541, Museo degli Uffizi, Firenze. L’abbondante produzione di Bronzino che, nel 1539 divenne pittore della corte granducale dei Medici di Firenze, più dei suoi quadri d’altare (Risurrezione della figlia di Giara, Firenze, Santa Maria Novella; Cristo al limbo, Uffizi) e degli affreschi (cappella di Eleonora di Toledo, Firenze, Palazzo Vecchio) è qualitativamente dominata dai ritratti, in cui espresse la limpida precisione del proprio stile nella resa viva dei personaggi. Lo sguardo malinconico di Lucrezia Panciatichi attrasse la fantasia decadente di Henry James e di Vernon Lee. Le parole “Amour dure sans fin” incise sulla catena d'oro si possono leggere in modo circolare, senza che la frase perda di significato: Dure sans fin amour, sans fin amour dure.





    

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