sabato 6 dicembre 2025
Margherita Stein: ESTATE CON POESIA NON TRADOTTA DA VERSI NON SCRITTI. 1978/2010
Robinson Jeffers: Rock and Hawk. Con lettera e poesia di Claudio Di Scalzo per Margherita Stein. 2012
ROBINSON JEFFERS
In questo simbolo tanti
tragici intensi pensieri
s’occhieggiano tra loro.
La roccia ferrigna incombe
sul promontorio dove il vento
alberi non ospita nella crescita,
provata dai terremoti, incisa
da tempeste secolari: sulla cima
s’è posato un falco.
Questo è il tuo emblema,
sospeso nel cielo in futuro;
non la croce, non l’alveare,
ma questo: chiara potenza
oscura pace, acuminata coscienza
e disinteresse estremo;
vita, e morte calma; del falco
gli occhi e l’azione sicura
unite all’immane
misticismo della pietra,
che fallimento non abbatte
e successo non dilata.
Traduzione MS
ROBINSON JEFFERS
Here is a symbol in which
Many high tragic thoughts
Watch their own eyes.
This gray rock, standing tall
On the headland, where the seawind
Lets no tree grow,
Earthquake-proved, and signatured
By ages of storms: on its peak
A falcon has perched.
I think, here is your emblem
To hang in the future sky;
Not the cross, not the hive,
But this; bright power, dark peace;
Fierce consciousness joined with final
Disinterestedness;
Life with calm death; the falcon’s
Realist eyes and act
Married to the massive
Mysticism of stone,
Which failure cannot cast down
Nor success make proud.
°°°
FALCO CON LUNA. PAESAGGIO APUANO-CALIFORNIANO
L’increspatura plumbea del mare supera il Falco e sul marmo apuano il becco affila. Nel sorteggio estivo dello sposo adatto la luna gli placa l’ala d’opaco chiarore. S’effonde, si scioglie l’inumano. CDS, 17 luglio 2012.
domenica 13 aprile 2025
Luigia Zamorano: In September a fancy cloud. All'Esploratore 2010
Claudio Di Scalzo: Tellus Transmoderno e Accipper (Lucca Comics 2015)
giovedì 10 aprile 2025
Aglaia: Quando sono morto per amore. Un violino, un finale romanzesco. Raccontino.
°°°
Jean Sibelius, Concerto per violino e orchestra - David Oistrakh e l'Orchestra della Radio di Mosca - Febbraio 1966
I movimento, parte 1
http://www.youtube.com/watch?v=3SvAf-QbuvQ&feature=related
I movimento, parte 2
http://www.youtube.com/watch?v=yJOCquXwh1A&NR=1
Claudio Di Scalzo: “Il peluche di Alice Pagès” (2012)
Claudio Di Scalzo
Non è facile né difficile stringere l’inadeguatezza al petto. Pupazzetto di peluche. Bagnato se fuori piove forte.
Lacrime diecimila ignare diecimila gocce sull’infranto vetro del presente diecimila volte soffiato (pineta di Viareggio quanti aghi di pino cali?) diecimila sull’impronta degli amanti (io e Vittorio) prima di diventar tomba adatta per corpi assenti?
sabato 8 marzo 2025
Claudio Di Scalzo: Perduta-mente giovani. Dittico. 1975
Le carte sono state irrimediabilmente sparse lassù
In fondo al burrone dove sosto non senza rabbrividire dalla paura
D’incontrare il mio doppio cacciato tempo addietro per discordie
Su come scostare le tende della mia camera senza ferire di luce il cuore
Sensibilissimo ai miei mali scoperti per caso = nascondevo sotto il mantello
Le ali candide come gigli = non volevo sapessero del mio volo al rientro dal foglio
La mia anima accaldata lascia un labile trepestio scambiato più volte per fatica
Letteraria
Dalle vene romance.
da LETTERA, ottobre 1980, n. 21
Cardellino e Accio: Esiste la Poesia non i poeti. Coppia mimosa nel bacio fruttuosa. 8 marzo 2019
8 Marzo 2019
ESISTE LA POESIA NON I POETI
Karoline Knabberchen: Lidija. Il giglio bianco di Stalingrado. Aviatrici I. 1982 - Prose curate da Claudio Di Scalzo
giovedì 27 febbraio 2025
Claudio Di Scalzo: Bacio autunnale dell'Esploratore. Cardiogramma 2010 per Luigia Zamorano
Claudio Di Scalzo detto Accio: "Occhi cinemascope a Vicenza di Sara Esserino" - Dittico Novembre 2010
Foto Sara Esserino
domenica 23 febbraio 2025
A cura di Claudio Di Scalzo: Diario adolescenziale di Karoline Knabberchen. Un frammento. 1984
Claudio Di Scalzo: Fabio Nardi e Karoline Knabberchen in lettere da cuscino a cuscino e nel mezzo Lucca.
II
la mano abbandonata nell’acqua.
sabato 22 febbraio 2025
Claudio Di Scalzo: “Flash Gordon e Dale Arden, Accio e Sara. “Sfumettando e duettando”, 1 - Per Lucca Comics and Games 2010
Dischi volanti – demoni da carezzare
Raggi disintegratori – per abitare il pulviscolo dei colori
Alieni d’ogni tipo – nettare d’altri linguaggi e lignaggi
Mostri e tiranni – che a noi non fan danni
D’un ago che scrive parole grandi come Giove
T’aspetto su Mongo
Ti bacerò come in Congo ballando un tango
In modo Flash ed eterno – sempre dell’avventura perno
Barin principe senza trono
Ci racconta la sua storia.
Flash, non restar sordo al giusto appello!
Sia giustizia anche su Mongo:
Rendiam questo mondo bello!
Vultano mi trascina cingendomi il fianco
E gli Uomini zanna affilano i denti,
Son gonfie le file di nemici e pretendenti!
Rivoluzionaria nel cuore e per natura.
È dagli anni Settanta che seguo e partecipo, anche all’inizio con banchetto dei fumetti da collezione, alla Fiera del Fumetto a Lucca (oggi Lucca Comics and Games, la più grande in Italia e meglio organizzata, una delle migliori in Europa). Qui conobbi i maestri del fumetto come Hugo Pratt e Andrea Pazienza e Vittorio Giardino e Solano Lopez. Di cui conservo i disegni con dedica. A volte a Lucca Comics ho presentato libri e tenuto incontri come per il libro di Carlo da Prato “Le cronache dell’acciaio”. Quest’anno in attesa dell’inaugurazione dell’1-4 novembre assieme a Sara Esserino intendo dedicare alcune vignette al mondo del fumetto ed ai suoi eroi di ieri e di oggi. (La serie verrà pubblicata a cura della F.O.U. - Fabbrica Oggetti Utili che dal 1970 si occupa di artistica prassi visuale). La poesia può nascere anch e così. L’incontro tra due generazioni nell’immaginario non può che rendere il verso vario.











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