sabato 14 aprile 2012

Claudio Di Scalzo - Nada Pardini: La magnolia, il noce, il pino, la torre. Feuilleton paesano 4

                   
                           
CDS: "Magnolia, Noce, Pino per la Nada" - 14.IV.2010




          

LA MAGNOLIA, IL NOCE, IL PINO, LA TORRE 

Parto da Vecchiano. Abbraccio la Nada. Nel vialetto di ghiaino bianco dove dalla porta di casa, in fila, stanno la magnolia, il noce, il pino.
   
Guardiamo in alto assieme il noce che sta rimettendo le foglie. Arabescano l’aurora.
 
-Te lò mai detto Claudio cosa sono questi tre alberi per me... no? forse lò pensato di dittelo a volte vado  sopra nello stanzone metto a posto qualche foglio che ài lasciato in giro e che non intendo se lo leggo allora guardo i colori dei disegni che hai fatto quelli li 'apisco ci vedo quello che mi pare a me se tu ne vendessi almeno uno potresti cambià il parafango crepato alla macchina  ma so chi somigli e un lo farai poi mi metto alla finestra da dove ti guardo in questi giorni da sotto che guardi l’alberi mi ci son messa e anchio ho tirato a me dei pensieri: due sempreverdi e uno che le foglie le perde nel mezzo. La magnolia è la ‘asa. Anche di chi c’è stato prima e ci starà dopo. Il noce siamo noi che si more. Che s’invecchia e si more. Si perde le foglie come l’anni. Il pino è il futuro: i miei nipoti i tu figlioli e quelli che avranno. Il verde non si perde. Le foglie son fini resistono al vento alla burrasca. Là in fondo cè la Torre del ducento. Quella è  la Storia che tu hai studiato nei libri e anche di chi ha scritto in essa belle parole che poi insegni. La storia anche delle parole dette che valgono conservalle. Anche quelle d’Antonino il tu amio di quand’eravate insieme  a Vecchiano e che è morto in una città lontana verranno ‘onservate e la su mamma mia amia la Riesa che mi fece partorì sarà contenta.
       
Lo vedi che non ciai una mamma zuccona perché anchio ho fatto uno scrittore che insegna ai giovani le parole importanti da tenere nella Torre.

                   
Tre alberi in un vialetto di casa... che a volte ho ricordato in altri scritti. Li disegnerò per ricordare questo colloquio con la Nada. Un tempo c’erano artisti che cercavano il segno anche ripetendolo fino a farlo diventare il loro segno. Ecco i tre alberi sono per me quello che per Fontana e Licini erano il taglio e la farfalla. Li ripeterò ancora. 

Claudio Di Scalzo - Nada Pardini



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