Accio e Lalo al Campo della Barra a Vecchiano - 25 aprile 2017
Claudio Di Scalzo
L’ONTOLOGIA RIVOLUZIONARIA
DI
LIBERTARIO DETTO LALO MIO PADRE
E DI ACCIO SUO FIGLIO
IL 25 APRILE 2018
IL 25 APRILE 2018
(Melodramma Fumetto Body Art)
“Accio, figliolo, mi garba dare titolo e nome al ciclostilato di LOTTA POETICA, “Il Foglio di Lalo”. Che tu e
Karoline Knabberchen avete inventato a Pisa e Vecchiano. Lotta sempre per una
cultura anarchica e libertaria. Che sia per tutti e in primo luogo per i
proletari per gli ultimi per gli sfruttati. Non importa che genere userete e
che maniera; quanto conta è che ognuno desiderandolo,
si avvicini alla poesia alle arti. In maniera orizzontale, popolare, da soviet,
da comunità senza capi. E che ogni verso bello o brutto che sia, come lo
decideva una volta la borghese e fascista critica e il potere editoriale, non
sia mai nel tuo e vostro orizzonte comunista, giudicandoli, escludendoli,
rifiutandoli.
Un giorno tutti, nell’ANARCHIA, saranno poeti e scrittori e pittori e musicisti se lo vorranno. E questa materiale produzione deve stare, anche nella lotta per raggiungere il comunismo, alla pari di ogni altro oggetto o cosa creata dal lavoro umano, dalla fantasia. Mai pensare o chiedere valga di più. Lo farai compagno Accio, lo ricorderai giovane compagna svizzera?”
POESIA È UGUAGLIANZA
Un giorno tutti, nell’ANARCHIA, saranno poeti e scrittori e pittori e musicisti se lo vorranno. E questa materiale produzione deve stare, anche nella lotta per raggiungere il comunismo, alla pari di ogni altro oggetto o cosa creata dal lavoro umano, dalla fantasia. Mai pensare o chiedere valga di più. Lo farai compagno Accio, lo ricorderai giovane compagna svizzera?”
Sia io, Claudio Di Scalzo detto
Accio, che Karoline Knabberchen (1959-1984) siamo rimasti fedeli alla promessa
fatta a Libertario detto Lalo, mio padre. Con il nostro sì! E Sara Cardellino,
oggi, mi ama per questa mia coerenza durata cinquanta anni. Iniziò nel 1968.
Avevo sedici anni. Adriano Sofri mi chiamò: “Piccola Guardia Rossa”.
Nel 2017, L’Olandese Volante, con
me Olandese, che questa promessa aveva materializzato on line ha subito "tradimento" e affondamento (2011-2017). Ma sul fondo dell’acquoreo-web ancora l’avventura che
riassumeva decenni di comunismo poetico rimarrà. Perché nessuna sfortunata vicenda, in realtà l'urto dell'Antico Regime Maracaibo (A.R.M.) sul suo scafo, potrà mai cancellarne la bellezza comunista scritta e disegnata nelle vele nello scafo
nelle corde che ne reggono postura nella sconfitta.
Lalo, senza saperlo (o forse lo sapeva perché non mi parlava
mai dei libri che leggeva o prendeva dalla biblioteca comunista di casa) nella
promessa-giuramento che chiese a me, a Karoline Knabberchen, nel 1979, mentre
in cabina sul camion OM 42 andavamo a caricare sementi in san Rossore a Pisa,
richiamò L’ONTOLOGIA DI CLASSE del filosofo che aveva scritto “STORIA E COSCIENZA
DI CLASSE”: György Lukács. A questa ontologia comunista mi sono
sempre attenuto. E so che da qualche parte, altri continuano questa lotta. Dopo
che ho smesso ogni estetica per dedicarmi soltanto alla pesca di orate a Marina
di Vecchiano, al bosco in Valchiavenna. A chi amo.
Clikka
Questo ricordo lo rendo pubblico per il 25 aprile 2018. Lo
considero anche il mio omaggio al 1968. Oltre che alla Resistenza rivoluzionaria
antifascista e anticapitalistica. Ai compagni morti ammazzati dalla polizia dai
fascisti dal lavoro capitalistico. Al mio compagno poeta e maestro padre che mi
insegnò la lotta di classe e la rivoluzione nelle arti, fino all’estremo: d’un
ruolo di autore comunista che ho sopra riassunto. E che nell'ultima avventura de L'Olandese Volante (2017) ho difeso con tutto me stesso. Anche se non sono riuscito a salvare il veliero libertario dalla rovina.
LINK UTILI CLIKKA
Nessun commento:
Posta un commento