"Schubert statua celeste l'8.XII.2010 allo Stadtpark di Vienna"
Accio x Sara
COMPLEANNO NELLO STADTPARK ALLA STATUA DI SCHUBERT
Accio e Sara
I
L'olio che sfrigola è la mia
parola ubriaca, cuoce nel viaggio senza testa che grida temporale in questa
Vienna romantica.
La formina del mio orgoglio ha
delimitato sulla tastiera questa didascalia in forma di dedica musicata per il
tuo inverno rinchiuso davanti al caminetto dell'interpretazione.
Accanto all'albero di Natale si è
annidata la volpe: divorerà le luci che
fibrillano, affondando la fronte nel tuo buio infantile.
A quanti corpi appartiene il
nostro peccato, il concerto non confesserà, impegnato a rappresentare alla
platea il suo confessionale di memorie.
SCHUBERT
Horowitz
Impromptu in G flat major D899
No.3
II
Allo Stadtpark, alla statua di
Schubert, ti faccio ascoltare, col mio Mp3, il balletto da Rosamunde di
Schubert. La sfortunata principessa di Cipro in questo dramma romantico deve
difendersi dal Male e dai morsi della sventura, ma nel finale viene
riconosciuta in tutta la sua nobiltà, e il tempo che viene, a sipario chiuso
sulla scena, sarà colmo di fioriture, genziane e labbra che baciano il
marzapane della felicità senza più malvagità che rende la speranza inane.
Sfortunato fu anche il tenero Franz
Schubert. La sua scrittura musicale non venne riconosciuta. E anche i santi
viennesi che dovrebbero proteggere la tenerezza in canto e ouverture furono
distratti, verso di lui. Rosamunda alla
prima fu accolta dal gelo del pubblico e irrisa. Associo la misconosciuta genialità di
Schubert al Povero Musicante di Grillparzer che la musica non la
leggeva eppure suonava il violino. A loro due penso in questo mio compleanno, Sara che
mi guardi da sotto un cappellino rosso quasi come il tuo naso carezzato dalla
dispettosa temperatura di Vienna. Rosamunde sembra il destino cenere del musicista sparso
ai venti per diventare polline in altre mani. Il testo del dramma è andato perduto.
Ne conosciamo la trama generica. I dieci
numeri di questa musica da scena sono eseguiti separati. E talentosi direttori ne
modificano struttura e completano quanto fu composto per mano del fanciullo che
viaggio in un lungo viaggio invernale con la sua candida giovinezza presto
spezzata. Rosamunda accoglie le musiche più deliziose del musicista e sembra
ascoltandola che dita e labbra d’oro fiabesche conducano gli strumenti a un
incanto irripetibile. Eppure non bastò. Sara!… ciò non bastò!!
Il tempo della vita consegnato
alla memoria che l’estetica accoglie è per sua natura circolare. Necessita
della cura improvvisa, inattesa, per salvarsi dall’oblio. Dalla malvagità che porta
usura, morchia, su chi s’illuse di traversare il processo del linguaggio nudo
nella materia musicale e verbale. Le escoriazioni, perfino la morte che lascia
incompiuto ogni disegno, come per Schubert, sono necessarie, costituiscono un
processo poetico che si corruga nel lungo termine. Diventa “inconosciuto” corpo
e testo dell’autore, finché non appare,
e non è detto accada!, chi ne completa le parti, le mette a frutto, o, in una
transizione inaudita ma sentita con l’essere – in amore? – ne spariglia i
legami per rivelarne altri dando adempimento alla dialettica non più come
negazione e divisione del senso ultimo dell’opera bensì come produttiva
interferenza. Così si partecipa al dato naturale e soprannaturale di ogni opera
artistica. Schubert nel suo “incompiuto” è per me questo. In ogni caso
Rosamunda, oggi, otto dicembre 2010, rende me principe povero che trova la sua
principessa povera. E il romanticismo, nel suo dramma eterno è rispettato. Ma
tu Sara, salva, se puoi quanto ti ho affidato di me.
SCHUBERT
Rosamunde – Musica di scena, 1823
NOTA
Lo Stadtpark è un parco cittadino
inaugurato nel 1862, in stile inglese. Si estende lungo le sponde del fiume
Wien. All’interno del parco, uno stagno ospita cigni e altri uccelli esotici.
La fontana, ricca di zampilli, viene illuminata di notte con fasci di luce
colorati. Qui si trovano i monumenti di di
Johann Strauss, di Franz Schubert, di Anton Bruckner. Qui l’Otto dicembre 2010 Accio e Sara hanno ascoltato Impromptu in G flat major D899 No.3 e
il Balletto da Rosamunde di Schubert. Letto i testi scritti a lato
della musica per l'occasione. Il compleanno. E poi sono andati in giro per Vienna e in pasticceria a brindare.
Otto XII 2010