Sara Cardellino qui Canarino
Incantatrice d'accenti sonori
Incantatrice d'accenti sonori
ACCIO E CARDELLINO
FOUCAULT NEL FUOCO DEL LUGLIO 2019
RIPENSANDO ALL’OLANDESE VOLANTE INSABBIATO.
(Aix-en-Provence)
Col caldo fòco di luglio mi viene
in mente Foucault. Non so perché però mi garba perché mentre Sara Cardellino
passa ore a provare, e c’è un violinista che fa un po’ troppo il galletto,
trascorro il tempo a imbastire filosofia adatta per ex Olandese con veliero
volante spiaggiato per ex Jesse James sforacchiato ma salvato.
Se cercare propria Verità
divampando soggettività, è navigazione da praticare, mi sembra l’Ex-Olandese
Volante, insabbiato scafo sfondato il 9 gennaio 2017, rientri in questa scia
che venne tracciata nei seminari al College de France dal filosofo con pelata
ad uovo. Le sue celluline grigie in moto nel cervello, ah no, quello è Poirot.
Da una parte “LA CURA DI SÉ” e
dall’altra “LA CONOSCENZA DI SÉ”. Dice Foucault negli ultimi corsi di “Soggettività
e Verità”, di “Governo di sé e degli altri” prima di morì un brutto dì per
troppo erotico Es tradotto AIDS.
La prima cura, Cura di sé, (e
questa riguardò riguarda me dirò alla Cardellinò in Bach e non le venga voglia
di motteggiar con Bah!), secondo il nostro Poirot-focò testa d’ovò, la persegue
chi, scegliendosi soggetto, cerca la Verità con la solitudine, la rinuncia
ascetica al successo, esercita sulla propria soggettività contorsioni che
preparano la vita anche con parecchio eros. E, in questo caso, non tutti
raggiungono la Verità, perché va beh prendersi cura del proprio io ma ci vòle
la trasformazione pio pio da pulcino senza più necessità della gallina
chioccia-Potere a covatti.
“La conoscenza di sé”, secondo
testa d’òvo poi morto il 26 giugno 1985, porta anch’essa alla Verità, compresa
quella immonda o perversa, però sarà Verità distaccata indifferente inappagata
dal proprio io. Verità oggettivata, scrive Foucault. Beh, nessuno s’adombri,
molta poesia e poeti stan sotto questa Verità, o ricerca d’essa, nei versi
nelle testualità. Con un difettuccio, uccio uccio, che personalmente è
discrimine a che io mai possa scambiammi con chi cerca “la conoscenza di sé”, e
quando l’ho fatto nei 5 anni dell’Olandese Volante s’è visto com’è finita. (9
gennaio 2017)
Testa d’uovo al College de France
espresse la convinzione che chi si dedica alla “conoscenza di sé”, con prassi
intellettuali elevate al cubo, si dedica ad una formazione del tubo, e
auto-modellazione, di sé, che ha nella conoscenza come finalità, più o meno
rivelata, di riconoscersi SOGGETTO OBBEDIENTE, sottomesso, ordinato.
In un trafiletto che ricevetti
dopo il 9 gennaio 2017 da un ex corsara, che aveva indossato i panni
dell’ancella rara, ella mi scriveva: "Credevo di sapere tutto e invece ero
ignorante su troppe questioni di poesia ed estetica”. Bingo, ecco che trovando
chi si dedica alla conoscenza di sé, alla verità poetica, e vuole insegnarla,
trova pure chi si sottomette alla cattedra di un altro soggetto ritenuto più
avanti nello scoprimento di quanto Vale-Verità con l’Ale. Ma così facendo,
secondo Foucault, il soggetto diventa sottomesso al Potere realizzato sopra la
propria soggettività con enfasi da sottomesso e sottomessa.
Insomma la persona batte “Musata”
in quanto ritenuto tempio della “conoscenza di sé”. Che poi è una boiata del
potere. Sia detto. Anche in poesia è una boiata. Perché oggi on line, in siti
che son tempietti orgiastico-citazionisti, mai così ego-cosmici in conoscenza
sbandierata se n'erano visti, s’agitano dei begli scalzacani.
Pertanto evvai Focò, alla domanda
di Kant: "Chi siamo? " … gliè bene e porta bene cambianne la forma
del tipo: “Che cosa possiamo fare di noi stessi?”
Io mi feci marinaio maledetto
olandese e pistolero Jesse Accio James. Questa è stata la mia Esperienza.
Cominciata da giovane guardia rossa pisana. E penso di aver compiuto quanto
Foucault auspicava di diventare in pratiche di trasformazione di sé stessi come
testimoniale estetica esistenziale. Il soggetto Accio è diventato artista di
sé, e con la “politicizzazione” per me comunista evitai evito l’individualismo,
proponendo, parola in luce di Foucault, “Esemplarità” e “Resistenza”:
scappando, ordunque, per 40 anni dalla possibilità di costruire relazioni di
potere. Facendomi governare il meno possibile. E con tutto il rispetto prima di
Focò testa d’ovò viene mio nonno Angelo che scrisse il motto dei Di Scalzo: NÉ
COMANDARE NÉ ESSERE COMANDATI. Se vuoi conoscere Comunismo e Amore devi stare
in queste due negazioni che conducono al potere a cui sottomettersi o
sottomettere altri.
Questa popò di teoria più tardi
la illustro al Cardellino così smette di dirmi che son rimasto a Lenin. Sto con
Focò nel fòco di luglio sulle rocce di Provenza.
Rousseau: L'incantatrice di serpenti - Parigi - Museo D'Orsay
-Cosa hai combinato nella mia
lunghissima assenza girovagando per Aix-en-Provence?
-Ho girotondato attorno alla
testa d’òvo d’un genio rosso ora ficcato in lampada che nessuno struscia più…
-Diventa comprensibile, Accio,
che Mozart è sì acqua pura ma rischi sempre d’annegarci per troppa limpidezza
in quanto scopri… sono sfinita!
-Ecco, perfetto, Mozart spinge
alla “Cura di Sé” come afferma Foucultino nella lampada per il Cardellino…
-Se sei riuscito a giocarti un
tiro mancino usando Foucault tutta a te mi do… dopo il concerto però!
-Sara, questa riflessione
claudicante, sopra chi filosofo lo è davvero, la devo a te, e senza te non ci
sarebbe perché non sarei qui in Provenza a chiudere i conti con la disperata
avventura di me Olandese sull’Olandese Volante. Potendo agguantare la nervatura
della mi’ vita in estetia e politia. E vedendoti e catturandoti col flauto tra
le mani in fotografia e virandola in nero m’è venuta fantasia di metterti in
relazione con il dipinto di Rousseau “L’incantatrice di Serpenti” perché tu sei
“L’incantatrice degli accenti sonori” che in me stonarono ed i serpenti che
evocai che incontrai nella “cura del sé” mi stanno alla larga e non mi mettono
più in pericolo.
-Accio, fammi vedere sullo smartphone il dittico che avrai approntato, poi ti dico se puoi pubblicarlo...
-Ti garba Cardellino?
-Veritiero dolcissimo brillante
divertente… Smack… adatto a dire di noi due cosa siamo. Questa partitura la
interpreteremo sempre assieme vis-a-vis con Mozart Foucault Rousseau naif.
-Questa rima è proprio riuscita
Sara!
-Anche il bacio Accio… a mia cura
su di te!
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